In un certo senso, stiamo tornando alla normalità. La partita con il Crotone ci ha restituito una Roma solida attorno al suo Capitano. Una vittoria d’altri tempi. Sì,ma l’avversario, direte voi, era modesto. E lo Spezia? E lo stesso Porto? Non c’entra l’avversario, la Roma decide da sola quando farsi male. Neppure Spalletti può evitarlo. Era tanto tempo che non leggevamo in modo uniforme esattamente quello che vediamo in campo da mesi: in questa Roma, Francesco Totti è ancora un condottiero, se è in condizione. Non si discute la durata, ma la leadership. Adesso si tratta di vincere in trasferta, all’ora di pranzo contro il Torino e non è un’impresa facile. È certamente più complicato di Cagliari e lì non ci siamo riusciti per demerito. Il Toro vuole rifarsi e Mihailovic è un duro che non si spaventa di nessuno. Se riusciamo ad amministrare il nostro patrimonio di giocatori, prima di tutto rispettandoli, possiamo fare una buona gara, come a Firenze. Lo Strootman di questi tempi è una lavatrice inesauribile e poi abbiamo Dzeko, alla faccia degli scettici. Edin è un attaccante forte, diverso da altre prime punte, si tratta di innescarlo nel modo e nel tempo giusto. Il Capitano sa farlo, speriamo anche altri. Ci vuole fiducia.
(Il Messaggero – P. Liguori)
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