Il mercato è aperto, ma a Trigoria si rallenta. Questione di necessità e anche di scelte, quelle che la Roma non vuole assolutamente sbagliare. Sarà per questo che l’ultimo confronto andato in scena tra Spalletti e Massara ha confermato la volontà di aspettare l’occasione migliore per completare la squadra senza alterare gli equilibri creati finora dal tecnico nello spogliatoio. In pratica, si comprerà soltanto se gli incroci del mercato apriranno lo spiraglio al profilo adatto. Al momento l’occhio rimane puntato sull’arrivo di un attaccante esterno che possa inserirsi nelle rotazioni senza scombinare le gerarchie del reparto: con i tempi dilatati, si allunga di conseguenza anche la lista dei nomi segnati in evidenza. Tra questi è tornato di moda anche quello di Ntep, esterno camerunese (con passaporto francese) classe ’92 del Rennes. Finito nelle mire romaniste da almeno un anno e mezzo (e in quelle della Lazio l’estate scorsa), il ragazzo, in scadenza di contratto nel prossimo giugno, ha deciso di non rinnovare con il club francese in attesa di cambiare aria di fronte alla proposta migliore. Per questo a Trigoria è stato avanzato un sondaggio esplorativo che ha scoperto le carte del Wolfsburg, la società che al momento ha compiuto i passi più importanti per garantirsi le prestazioni del giocatore. La corsa quindi si giocherà su più tavoli.
Nei prossimi giorni Massara attende l’evoluzione dei discorsi andati in scena con il Psg per Jesé (il nodo è la richiesta di ingaggio superiore ai 3 milioni netti a stagione) e con il Chelsea per Musonda, osservato speciale di Conte dopo il rientro del ragazzo a Londra. Gli olandesi El Ghazi e Depay, rimangono al momento staccati in seconda fila. Poi si penserà anche all’arrivo di un altro centrocampista, operazione ritenuta secondaria da Spalletti, soprattutto se non sarà possibile arrivare su un profilo che si inserisca in fretta nel campionato italiano. Piace, ma costa troppo il francese Sanson, valutato oltre i 10 milioni dal Montpellier. Nel frattempo è arrivata in serata l’ufficialità del trasferimento in prestito di Iturbe al Torino, chiave di volta della trattativa andata in scena nelle ultime settimane tra i due club. All’ interno del comunicato figura infatti anche l’acquisto a titolo definitivo di Iago Falque, riscattato in anticipo dai granata di fronte ad un corrispettivo di 6 milioni. Il presidente Cairo deciderà poi in estate se esercitare il diritto anche sull’ argentino (l’intero ingaggio sarà pagato dal Toro), fissato a 12.5 milioni.
Lo sguardo romanista però è già rivolto alla prossima sfida con il Genoa in programma domenica a Marassi. In mattinata Manolas svolgerà un altro provino aumentando i carichi di lavoro: in caso di sensazioni positive, il giocatore tornerà ad allenarsi regolarmente in gruppo. Le condizioni del difensore greco registrano comunque un netto miglioramento, tanto che da Trigoria aumentano gradualmente le quotazioni di vederlo con una maglia da titolare al fianco di Rudiger e Fazio. Ma in caso di forfait, le soluzioni non mancano. L’intenzione di Spalletti continua a rivolgersi verso un nuovo utilizzo della difesa a 3, con Juan Jesus pronto al ritorno in campo dopo l’ultima apparizione da titolare lo scorso 8 dicembre contro i romeni dell’Astra Giurgiu. Dubbi anche in attacco: in base al sistema tattico, il tecnico sta valutando l’idea di lasciarsi una valida alternativa a partita in corso, vista l’emergenza di esterni dovuta alla partenza di Iturbe e l’assenza di Salah. In caso toccherebbe ad El Shaarawy finire in panchina, l’unica soluzione offensiva disponibile in corsa insieme al rientrante Totti.
(Il Tempo – A. Serafini)
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