(Gazzetta dello Sport) Presente ma assente. Sarà un sabato strano, quello di Francesco Totti. Il suo primo derby non da giocatore avrà un sapore speciale, magari anche malinconico, visto che quella contro la Lazio per lui non è mai stata una partita come le altre. Ne ha giocate 44, ha segnato 11 reti, si è divertito con maglie, sfottò, pollici in giù e dichiarazioni d’amore, ha sofferto e fatto soffrire, ha pianto insieme ai laziali dieci anni fa, quando è morto Gabriele Sandri. E poi ha detto basta col dispiacere dell’eliminazione in Coppa Italia, quando ha potuto dare il suo contributo soltanto nell’ultimo quarto d’ora, senza poter incidere. Sabato farà il tifo dagli spalti e chissà che il suo volto, da dirigente molto compassato, non lasci trasparire anche qualche emozione in più.
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