Edin Dzeko

(La Repubblica – G. Cardone) Giallorossi, morale alto ma Alisson avverte “Attenti a Immobile” De Rossi: “È decisiva come con il Barcellona”. Euforica la Roma, depressa la Lazio. Le due squadre della Capitale arrivano al derby di domani sera con stati d’animo opposti. I giallorossi devono gestire l’entusiasmo per l’avventura in Champions, i biancocelesti hanno bisogno di ritrovarsi dopo il flop in Europa League. « Difficile spiegare – scrive Luis Alberto su Instagram – ciò che è successo a Salisburgo: abbiamo buttato una semifinale. La squadra è stata in partita tranne per 5 minuti ( in realtà 4 minuti e 6 secondi, ndr) che hanno rovinato una stagione in Europa League. Chiedo scusa a tutti – si legge – a nome mio e della squadra. Ma ora c’è il derby, dobbiamo restare uniti e combattere per il nostro obiettivo in campionato» . Cioè qualificarsi alla Champions, che per la società ha sempre avuto la priorità. Lazio e Roma sono al terzo posto con 60 punti, stasera gioca l’Inter ( a Bergamo con l’Atalanta) che di punti ne ha 59 e tenta il sorpasso temporaneo: insomma week end decisivo. Vista la situazione psicofisica dei biancocelesti, alla squadra di Inzaghi starebbe benissimo il pareggio: una vittoria, certo, la rilancerebbe dopo il disastro di Salisburgo, ma perdere di nuovo potrebbe avere effetti devastanti sul finale di stagione.

«Siamo stati dei polli. A questi livelli ci manca ancora qualcosa » , l’ammissione di Parolo. Dopo il gol di Immobile, la Lazio doveva gestire un vantaggio di tre reti e invece ne ha subite 4 in 19’. Incerto Strakosha, di nuovo imbarazzante la difesa ( 10 reti incassate nelle ultime 5 gare), sterile e confuso l’attacco, con Anderson che nel contropiede del possibile 2-1 passa il pallone a Luis Alberto invece che al goleador Immobile. Molte le critiche a Inzaghi, per la sostituzione di Milinkovic ( uscito lui, sono arrivati i 3 gol in 4’) e Leiva, e per non aver scelto uno tra Caceres e Bastos al posto dell’inesperto Luiz Felipe. La crescita del brasiliano doveva essere più graduale, invece ha giocato una serie infinita di partite. Troppi titolari appaiono stanchi, anche se Inzaghi – incoraggiato da alcuni tifosi ieri a Formello – considera il derby « l’occasione per ripartire » . E Strakosha condivide: «Saremo ancora più motivati e arrabbiati perché siamo stati eliminati immeritatamente». Potrà contare, la Lazio, sulla spinta di 37mila tifosi, tra paganti e abbonati, contro i circa 18mila della Roma. Tornerà titolare Marusic, e uno tra Wallace, Bastos e Caceres sostituirà Luiz Felipe.

Dall’altra parte, Di Francesco non recupera Perotti e deve rinunciare a Defrel (distorsione alla caviglia). Il tecnico potrebbe ripresentare il 3- 4- 3 che ha schiantato il Barcellona, però non è escluso il ritorno al 4- 3- 3 con un tridente molto offensivo composto da Under, Dzeko e Schick. « Il derby – dice Alisson – per la città significa tutto, sarà una grande partita, diversa dalle altre. Dovremo stare molto attenti a Immobile e Milinkovic”. E De Rossi: « Questa sfida è fondamentale quanto la Champions ». In coro, Roma e Lazio, si lamentano per le condizioni del manto erboso dell’Olimpico, non all’altezza di uno stadio tra i più importanti d’Europa



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