Walter Sabatini

Attacco immediato alla Juve, senza perdere tempo nel classico progetto “a lungo termine”. Il piano della nuova Inter cinese è questo: azzerare subito il gap tecnico dai bianconeri e tornare a vincere prima in Italia, poi in Europa. Per riuscirci, la proprietà cinese si è informata a largo raggio nel mondo del calcio per conoscere i nomi dell’allenatore e dell’uomo-mercato più adatti alla “missione”. I migliori, insomma. La risposta? Antonio Conte e Walter Sabatini. Il primo è tormentato dai dubbi perché il Chelsea è disposto a (quasi) tutto per trattenerlo, ma la possibilità che alla fine l’ex ct firmi per l’Inter (ingaggio da 12 milioni all’anno) resta assolutamente concreta. L’alternativa è Luciano Spalletti, anche se i tifosi continuano a sognare Simeone. L’altro, l’uomo-mercato, è invece stato ufficializzato ieri a Nanchino: Walter Sabatini è diventato il coordinatore tecnico delle squadre Suning, il dirigente cui l’azienda cinese da 50 miliardi di fatturato l’anno ha affidato la strategia di espansione globale nello sport. Quindi non solo sinergie tra Inter e lo Jiangsu con la scelta di tecnici e giocatori e lo sviluppo dei settori giovanili, ma anche l’acquisizione di club in Belgio, Portogallo e altri Paesi europei.

Centrale però resta il ruolo della società nerazzurra, da ricostruire dopo l’ennesimo fallimento. E Sabatini ha intenzione di ripartire da Conte, il tecnico che lui avrebbe voluto già alla Roma alla fine del ciclo Garcia. Molti gli incontri tra i due, la stima è reciproca. Non a caso, sarebbe stato proprio l’allenatore (tra gli altri) a consigliare Sabatini ai dirigenti Suning. C’è la volontà di entrambi di lavorare finalmente insieme, in un club dalle risorse economiche illimitate. Una svolta epocale per l’ex ds giallorosso, che per la prima volta non sarebbe costretto a vendere prima di comprare. Il Signor Plusvalenza (tra gli altri Marquinhos, Lamela, Benatia nella Roma) fa il salto di qualità: si limiterà a cedere un pezzo pregiato (Brozovic o Banega) per incassare i famosi 30 milioni e rispettare così l’accordo con l’Uefa sul Fair Play Finanziario, ma poi si potrà dedicare unicamente alla scelta dei giocatori da consegnare a Conte o Spalletti. Con l’aiuto di Oriali, il reduce del Triplete che sarà club manager (ha lavorato in piena sintonia con Conte in nazionale), e di Ausilio (il ds sarà il suo braccio destro sul mercato), Sabatini lavorerà per cancellare quel fastidioso zero alla voce “titoli vinti in carriera”. Rüdiger (più di Manolas), Strootman, Nainggolan: sono i giocatori della sua Roma che vorrebbe portare all’Inter per la felicità di Conte (aveva trattato il tedesco e il belga per il Chelsea). E sarebbero graditi anche a Spalletti. Rüdiger sarà nerazzurro, più complicato strappare gli altri due ai giallorossi.

L’emergenza, in questi giorni, verrà gestita da Vecchi, mentre l’esonerato Pioli si consola con la Fiorentina: sarà tecnico dei viola, dove giocò per sei stagioni (’89-’95). Il domino delle panchine è scattato, il Milan non vorrebbe partecipare e così si terrebbe Montella, un problema in meno per la nuova proprietà cinese. Si sa che l’allenatore rossonero piace alla Roma, al momento però Baldini è in pressing (vano) su Sarri. Mancini viene accostato al Milan per la grande amicizia con Fassone, lui invece aspetta il Psg: se salta Emery, dovrà battere Simeone per la panchina dei parigini. A proposito di Emery: Monchi lo porterebbe volentieri con sé a Roma; in ballo anche Di Francesco. Molto ruota intorno alla scelta di Conte: se va all’Inter, si libera il posto al Chelsea e la cosa potrebbe interessare ad Allegri. In caso di Triplete bianconero, non facile trovare le motivazioni per aprire un nuovo ciclo. Max è nella lista del Barça per il dopo Luis Enrique: ecco, lì gli stimoli non mancherebbero.

(La Repubblica – G. Cardone)



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