Il vero Spider-Man di Roma-Juventus è Antonio Mirante che con le sue parate ha salvato il risultato nel primo tempo dando ai compagni la forza di crederci fino alla fine. Due settimane dopo che Sir Claudio ha preso il comando di Trigoria, a difendere i pali ci ha messo proprio lui, scelta coraggiosa ma azzeccata dettata sia dal periodo negativo di Olsen che dalla sua scarsa preparazione con l’italiano. Ieri Antonio non si è fatto intimorire dagli attacchi bianconeri: prima a metterlo in difficoltà ci ha provato Cuadrado, poi due volte Dybala.
E sono stati proprio i tiri dell’argentino a rendere prodigiose e determinanti le sue parate: “Non ho mai avuto l’atteggiamento di chi è venuto a svaccare, è una questione di lavoro devo approcciarmi bene. Nonostante fossi il secondo portiere mi sono sempre preparato come se la domenica dovessi scendere in campo. La verità è che sapevo di venire qua conscio del mio ruolo, poi le cose sono cambiate”.
Protagonista assoluto del match è stato Florenzi che prima ha litigato con Ronaldo, poi ha messo a segno il gol del vantaggio con esultanza sotto la Curva che recentemente lo ha contestato: “È il Pallone d’Oro e pensa di avere tutto il diritto di fare quello che vuole. L’abbraccio con la Sud me lo sono gustato tanto, è una cosa che meritavo perché lavoro dalla mattina alla sera. La stagione? Dobbiamo avere il coraggio di dire che questa non è stata la nostra annata“. A dare un filo di speranza in ottica Champions ci pensa Nzonzi: “Ancora ci crediamo, ci sono due partite e può succedere di tutto. A Roma sto bene perché mi trovo a mio agio“.
(Il Messaggero)
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