(La Repubblica – M. Pinci) Avete presente quel dubbio che mordeva lo stomaco? Florenzi o Bruno Peres, in questa stagione, a destra non si è mai potuto derogare. Dalla prossima, però, si cambia: Karsdorp è pronto al rientro in gruppo, da lunedì — a un anno esatto dall’ultima partita vera, tolta la parentesi di Roma- Crotone a ottobre — lavorerà con la squadra provando a mettersi alle spalle un incubo lungo 12 mesi. Dal prossimo anno poi Di Francesco potrà finalmente puntare su di lui, non fosse altro per i 14 milioni e spicci investiti la scorsa estate da Monchi pur di portarlo a Trigoria dal Feyenoord. Ma Karsdorp non sarà l’unica novità della Roma 2018/19 sulla corsia di destra. Il ds spagnolo infatti da tempo sta seguendo un terzino che gioca in Germania, ha 26 anni e il pregio di non essere carissimo: si tratta di Pavel Kaderabek, laterale destro dell’Hoffenheim, rivelazione del campionato tedesco e a un passo dalla qualificazione alla prossima Champions League, e della Repubblica Ceca. Un nome da tempo sull’agenda di Monchi, che adesso vorrebbe provare a chiudere l’operazione: valutazione intorno ai 10 milioni, visto che il contratto scade soltanto nel 2021 (lo ha rinnovato la scorsa estate) e passaporto comunitario che rende più agevole il trasferimento. Va da sé che per chiudere l’operazione si debba prima liberare una casella, però. Perché di terzini destri, come detto, in organico ce ne sono già tre. Uno, però, è in uscita: Bruno Peres partirà quasi certamente, la novità è che per lui la Roma ha registrato un interessamento a sorpresa. Quello dell’Inter. Luciano Spalletti vorrebbe portarlo a Milano, viste le difficoltà del club a riscattare Cancelo dal Valencia (servono 30/ 35 milioni). Peres avrà a giugno un valore di ammortamento intorno ai 9 milioni, che vuol dire poterlo cedere a quella cifra, o magari anche meno — circa 6 — in caso di operazione in prestito con riscatto obbligato o condizionato alle presenze da esercitare la stagione successiva. Per ora è solo un pour parler ma l’idea esiste. Poi c’è Florenzi, che ha un contratto in scadenza nel 2019 ma ancora fatica a trovare un punto d’incontro con la Roma. Non solo, i rapporti tra il club e il suo agente non sono poi così fluidi, al netto di una sostanziale stima: ottimi quelli tra lui e la Juventus, che non a caso sul ragazzo si è mossa in tempi non sospetti. perché italiano, ancora giovane (ha appena compiuto 27 anni) e duttile. E soprattutto economico, a 12 mesi dalla scadenza. Venderlo, per la Roma, sarebbe una plusvalenza netta: a Trigoria, però, nessuno vuole arrendersi all’idea.
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