Spalletti chiede una partenza sprint: «I nostri cavalli devono tenere un occhio sul mossiere perché poi appena si abbassa il canape dobbiamo partire forte. Ma sono convinto che faremo bene». Chiaro il riferimento al Palio di Siena che dopo 27 anni ha visto il 2 luglio trionfare nuovamente la contrada della Lupa. L’associazione vien da sé e fa ben sperare: lo scudetto da queste parti è lontano ormai 15 anni e anche l’ultimo trofeo (coppa Italia) è distante 8, proprio con Lucio in panchina. Ma le parole del tecnico focalizzano un obiettivo ben preciso: il preliminare di Champions a metà agosto. Non potrebbe essere altrimenti: ad oggi mancano 39-40 giorni (si gioca martedì 16 o mercoledì 17) al primo crocevia della stagione. Che oltre al prestigio e al fascino della competizione, porta in dote almeno 50 milioni. Una somma che farebbe tutta la differenza del mondo per le strategie societarie vista la forbice con il paracadute per chi scivola in Europa League (10 milioni). Proprio per non perdere tempo e farsi trovare pronti all’appuntamento, la Roma già oggi vola in ritiro a Pinzolo (allenamento nel pomeriggio) dopo aver svolto nella mattinata di ieri test fisici e atletici in palestra e nel pomeriggio allenamento in campo.
Se dal punto di vista della preparazione, atletica e tattica, Spalletti e il suo staff rappresentano una garanzia – anche grazie all’arrivo del nuovo preparatore Marcello Iaia (passato al Manchester United e nel Palermo di Gattuso) che affiancherà Norman – c’è attesa per capire quando Lucio avrà a disposizione i primi rinforzi. Al momento la Roma ha bloccato due difensori (e sono ore decisive per Zabaleta): Juan Jesus e Caceres. Il brasiliano (1 milione di prestito più 8 per il riscatto all’Inter) aspetta il via libera di Sabatini. Stesso copione per l’ex Juventus con un distinguo. Da qualche giorno Caceres si allena nei centri federali della nazionale uruguaiana insieme al gruppo di lavoro del ct Tabarez. L’agente Fonseca ha provato a sbloccare l’empasse che si è creata inviando a Sabatini i video degli allenamenti del calciatore, volendo così dimostrare che sono false le voci che lo vorrebbero pronto solamente ad ottobre. Ma il ds prende tempo. La sensazione è che oltre a non fidarsi completamente del quadro clinico, Caceres rappresenti un’alternativa. Non è quindi un caso che si stia riaprendo la pista legata a Nacho. Ecco, intanto, la lista di Spalletti per Pinzolo: Alisson, Crisanto, Lobont, Andrea Romagnoli, Skorupski, Eros De Santis, Emerson Palmieri, Gyomber, Manolas, Marchizza, Nura, Ruediger, Mario Rui (avrà la maglia n.22, El Shaarawy la 92), Seck, Torosidis, Zukanovic, Di Livio, D’Urso, Gerson, Paredes, Perotti, Strootman, Vainqueur, Dzeko, Iturbe, Ponce, Ricci, Salah, Soleri, Totti. Com’era facilmente prevedibile, Ljajic, Iago Falque e Sanabria non sono presenti nei trenta di Lucio. Per il serbo si avvicina il Torino (con il Celta Vigo alla finestra) che aspetta anche Iago Falque. Accordo da ufficializzare invece tra la Roma e il Betis Siviglia per Sanabria: Sabatini ha inserito una percentuale altissima (50%) sulla futura vendita dell’attaccante. Conferme dal Bologna sulla trattativa per Diawara: «Abbiamo incontrato la Roma tre volte, tecnicamente sono interessati ma non c’è per ora un’offerta ufficiale», le parole dell’ad rossoblù Fenucci. Arriverà a breve, il tempo di definire una delle 4 cessioni in dirittura d’arrivo (l’ultima è Zukanovic: l’Atalanta offre 3,5 milioni). A Trigoria sono pronti a mettere sul piatto 12 milioni più il cartellino di Sadiq, riscattato poche settimane fa dallo Spezia. Machin vicino al Sassuolo, il Gijon aspetta Ponce.
(Il Messaggero – S. Carina)
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