Un percorso interno netto, da 18 punti in 6 partite all’Olimpico, e l’attacco più prolifico del campionato per non scansarsi dal secondo posto in classifica e non far scappare troppo la Juve. La Roma ricomincia da tre gol al Bologna, tutti siglati da Salah (uno dei quali con la complicità di Masina), la marcia interrotta una settimana prima dai miracoli empolesi del «suo» Skorupski. Due punti guadagnati su Napoli e Lazio, nessuno perso su Milan e Juve e la ciliegina sulla torta del primato nella speciale graduatoria delle reti segnate (29 reti, 20 delle quali prodotte dal tandem Dzeko-Salah, due in più del Torino) regalano a Spalletti un tranquillo arrivo alla pausa per le Nazionali.
Approccio molle Evitata la variabile impazzita di un rinvio a data da destinarsi dettato da Giove Pluvio, l’avvio regala la spiacevole conferma di un altro approccio molle da parte della Roma. A Vienna, tre giorni prima in Europa League, era costato l’incasso di un gol dopo 83 secondi, stavolta nessun conto solo per una doppia questione di centimetri. Quelli che prima salvano Szczesny su una girata ravvicinata di Krejci e poi fanno valutare giustamente fuori dal campo il pallone crossato da Taider per la zuccata (a segno, per quello che può contare) dell’ex Sadiq. Il letargo romanista non lascia danni in eredità e dura solo una decina di minuti, il tempo per permettere al centro-boa mobile Dzeko di prendere le misure, alla coppia di scattisti Perotti-Salah di accendere i motori e al Bologna di farsi male da solo al primo affondo. Tutta involontaria farina uscita dal sacco di una scivolata di Masina, provvidenziale per Salah nel bucare Da Costa, dopo neanche un quarto d’ora. Per la Roma, più propensa a correre che a ingaggiare una lunga Battaglia di posizione (architettata nel piano partita di Donadoni), va più che bene cosi. E potrebbe anche andare meglio, nelle occasioni in cui la velocità di crociera della gara diventa elevata, se Dzeko, Perotti, Nainggolan, Bruno Peres e Strootman azzeccassero i colpi del raddoppio prima dell’intervallo.
Dzeko nel vivo Questione che resta in sospeso fino a quando, dopo un altro bel po’ di occasioni sciupate, Salah, firmando il settimo e l’ottavo centro in campionato, si regala la prima tripletta in giallorosso e chiude definitivamente la pratica Bologna. Mancherebbe solo la rete di Dzeko, comunque sempre nel vivo del gioco, per completare la festa romanista per la conferma della secondo posto e dell’imbattibilità all’Olimpico. Non tutte le ciambelle possono venire con il buco. Ma quello che ha fatto questa Roma, senza Mario Rui, Vermaelen, Manolas, Totti, Florenzi ed Emerson Palmieri, può bastare e avanzare per continuare a cullare sogni di un campionato da vivere ai piani alti.
(La Stampa – M. De Santis)
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