Otto vittorie, due pareggi, mai una sconfitta. Quando rientra dalle soste del campionato, la Roma è diventata una sentenza, almeno da due anni a questa parte. E’ una buona abitudine inaugurata nella seconda stagione di Rudi Garcia e proseguita degnamente da Luciano Spalletti, che per non abbassare la media ha condotto la squadra a vincere un derby 4-1 dopo l’ultima pausa del campionato scorso: è stato, quello, forse il miglior momento dello Spalletti-bis.

L’INIZIO – La serie è cominciata nel settembre 2014. Naturalmente non consideriamo gli esordi, le prime giornate dei campionati, ma solo le soste che capitano a campionato già iniziato. La prima volta accadde in casa dell’Empoli di Sarri: 1-0 con uno strano autogol del portiere Sepe provocato da un tiro da lontano di Nainggolan. Quella vittoria stentata arrivò appunto dopo una sosta e appena prima di un impegno europeo, proprio come succederà domenica prossima contro la Sampdoria. La speranza della Roma, che si avvia al tour de force tra Serie A ed Europa League, è che l’analogia funzioni.

LA SERIE – Garcia ha fatto percorso netto nella specialità, per tutto il campionato 2014/15, battendo nell’ordine Chievo, Atalanta, Udinese e, alla vigilia di Pasqua, il Napoli nello scontro diretto per il secondo posto. E ha continuato a vincere dopo le soste anche nelle prime occasioni della stagione successiva, che poi è quella appena trascorsa: tre punti contro il Frosinone fuori casa e altrettanti con l’Empoli all’Olimpico.

DETTAGLI – Il meccanismo virtuoso si è inceppato a Bologna, nell’unica partita che Garcia ha rifiutato di commentare nei due anni e mezzo da allenatore della Roma. «E’ stato un incontro di pallanuoto, non di calcio» ricordò dopo il 2-2 maturato nel finale, con il rigore accompagnato da uno sfrenato festeggiamento sotto la curva da parte dell’ex Mattia Destro. La Roma aveva la situazione di svantaggio, garantendosi la vittoria ormai consueta dopo una sosta del campionato, e invece lasciò al Dall’Ara due punti molto pesanti che aprirono nei fatti la crisi di Garcia, acuita poi da un risultato simile a Verona dopo la pausa natalizia: una partita che sembrava sotto controllo, con due gol di vantaggio contro il Chievo, si trasformò in un pericoloso ping pong concluso poi sul 3-3 negli ultimi minuti. Stavolta a causa della punizione calciata da un altro ex, Simone Pepe, che richiese per la prima volta nella storia del calcio italiano l’utilizzo della goal-line technology per verificare che il pallone avesse effettivamente superato la linea di porta.

BIVIO STADIUM – La Roma comunque è imbattuta dopo le soste dal gennaio 2014, quando nella prima partita dell’anno solare venne travolta dalla Juventus di Antonio Conte (3-0) allo Stadium. Ed è imbattuta in senso assoluto in campionato da 19 partite, quindi un girone intero. Nessun’altra squadra di Serie A ha una striscia positiva così lunga ancora in corso. La serie parte dalla terza giornata di gestione Spalletti, curiosamente anche in questo caso successiva a una sconfitta allo Juventus Stadium. Non è bastata a conquistare il secondo posto, e quindi la Champions League, ma ha garantito alla Roma almeno l’accesso al turno preliminare. Le sconfitte di Spalletti, dopo il ko in casa della Juve, sono venute solo in Europa, risultando decisive: il doppio 0-2 con il Real Madrid, che poi sarebbe diventato campione d’Europa, è costato l’eliminazione dalla Champions League negli ottavi di finale della scorsa edizione mentre l’assurdo 0-3 all’Olimpico contro il Porto ha impedito alla Roma di tornarci, in Champions.

(Corriere dello Sport – R. Maida)



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