Una Roma che porta tante vittorie a casa, ma non abbastanza da colmare il divario con la Juventus. Nel 2016, la squadra di Spalletti ha conquistato ottantasei punti, peggio solo dei Campioni d’Italia. Allargando il discorso ad un’ipotetica classifica europea, da gennaio i giallorossi hanno una media di 2,20 punti a partita: nei cinque maggiori campionati continentali dietro a Real Madrid, Bayern Monaco, Barcellona, Psg e, ovviamente, i bianconeri.
Con il tecnico di Certaldo alla guida, il gol è diventato il marchio di fabbrica della squadra: 2,30 reti a partita, una media da top 5 d’Europa, superiore addirittura alla Juve. Un numero che è iniziato a salire da quando Edin Dzeko si è sentito al centro del progetto. «Non avevo capito niente dell’Italia, qui tutte le difese sono molto chiuse – ha detto il centravanti in un’intervista a Sky –. Ma ora ho imparato come fare e va meglio… Al 2017 cosa chiedo? Un trofeo, voglio vincere qualcosa. Per lo scudetto è difficile, la Juve è forte, ma il discorso non è finito. So che il mister mi chiede di essere più cattivo, devo solo concentrarmi per sbagliare di meno. E poi vorrei vedere l’Olimpico pieno, non è facile se l’avversario gioca in uno Stadium sempre sold out».
Una strategia che va cambiata a metà: all’Olimpico la Roma ha fatto sempre punteggio pieno. Ma ora c’è da allungare sulle altre squadre e diminuire il gap con la Juventus. Il distacco di 7 punti alla pausa natalizia è il più largo dall’era di Garcia in poi. C’è bisogno di recuperare per provare a dare fastidio ai Campioni d’Italia. Il 2017 è alle porte, la stagione ha ancora molto da regalare.
(Gazzetta dello Sport)
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