Lorenzo Pellegrini, Stephan El Shaarawy, NIcolò Zaniolo

AS ROMA NEWS BOLOGNA – Si ricomincia da Dybala. E questa non è una notizia perché da un fresco campione del mondo te lo puoi aspettare. Lucumi atterra l’argentino e Pellegrini dice al compagno “ci penso io”, trasformando il rigore. La notizia è che il faticoso e barcollante 1-0 resiste nel finale agli assalti del Bologna grazie a due chiusure da applausi, scrive La Gazzetta dello Sport.

Prima su Pyyhtia c’è Smalling, e anche qui non è proprio cosa rarissima vista l’affidabilità di San Chris in questa stagione e anche ieri. Poi, però, è addirittura Abraham a metterci la testa e a dire all’accoppiata Ferguson-Lucumi che non si passa.

Ma sì, proprio l’inglese in crisi di identità, lasciato in panchina da Mourinho, che in attesa di ritrovare la porta avversaria, protegge la sua. E così la Roma apre il suo 2023 con una vittoria preziosissima venuta dopo un bel po’ di minuti di sofferenza. Se nel primo tempo il Bologna ha combinato poco a parte una prevalenza nel possesso palla che ha portato però a zero occasioni da gol, nella ripresa i rossoblu di Thiago Motta hanno rialzato la testa e, a ondate, si sono fatti pericolosi soprattutto alla fine. Con il tecnico bolognese che ha avuto da ridire sull’arbitraggio: “Il rigore su Dybala non c’era, quello su Ferguson sì”.

L’inizio è stato molto tenero con il ricordo di Mihajlovic diventato striscione sorretto dai capitani Pellegrini e Soriano: “Ciao Sinisa”. Roma e Bologna sono state la prima (da calciatore) e l’ultima squadra (da allenatore) italiana del serbo scomparso due settimane fa. Poi nell’ Olimpico romanista, fedele ancora una volta alla regola del sold out, si è avvertita l’atmosfera di chi non vedeva l’ora di ritornare da queste parti dopo quasi due mesi di assenza.

Mesi che hanno evidentemente cambiato le cose: il Bologna veniva da quattro vittorie nelle ultime cinque partite, la Roma aveva raccolto due punti nelle ultime tre gare. Due indizi che non hanno fatto una prova. Pur senza fare grandi cose, la Roma del primo tempo s’è mossa benino, soprattutto con un Pellegrini a suo agio nella posizione di trequartista-attaccante aggiunto con libertà di svariare.

Il Bologna ci ha messo un po’ per ritrovarsi dopo il gol. Sulla corsia di destra, abitata, da Posch e Orsolini è venuta qualche proposta ma al centro c’è stato troppo traffico con Arnautovic costretto a cercarsi palloni indietro. La Roma avrebbe dovuto raddoppiare poco dopo il quarto d’ora con un tiro velenoso di Mancini che Zaniolo ha deviato con classe con un pallone che ha però sorvolato la traversa. Poi un uno-due di Dybala su corner di Pellegrini, anche questo finito alto di poco.

La ripresa sembrava avesse voglia di condividere la trama del primo tempo, bella la chiusura di Skorupski su Zaniolo lanciato dall’apertura di Celik, ma poi il Bologna s’è svegliato. Prima di essere sostituito, Soriano ha innescato Orsolini che ha crossato un batti e ribatti nell’aria giallorossa con tre tentativi insidiosi degli ospiti. Poi un altro pallone aereo di Orsolini che Dominguez avrebbe voluto rasoterra. Il Bologna ha continuato a premere senza fortuna. Fino al salvataggio di Abraham. E a un altro mezzo gol a partita finita: per Zaniolo (solo una botta) e Dybala (crampi) non dovrebbero esserci problemi in vista della trasferta a casa Milan.



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