(Il Tempo – E. Menghi) Blinda Alisson, conferma Dzeko, rinnova Florenzi e stringe un patto con Di Francesco. Monchi guida la Roma nel futuro portandosi dietro le certezze della stagione appena conclusa, perché è dalle fondamenta che si deve ricominciare. Trattenere i «big» è la priorità, sono loro a voler rimanere e questo, oltre ad essere di grande aiuto, è un segnale importante per la crescita del club. Edin si è «incatenato» a Trigoria a gennaio nonostante il pressing del Chelsea e, smaltiti i pensieri di mercato, si è preso la Roma che «ama» (parole sue) sulle spalle, trascinandola sia in Champions sia in campionato con carisma e gol, 24 in tutto. «Resta e mi aspetto che la sua prossima stagione sia vicina a quella di quest’anno: lo vogliamo tutti qui», ha chiarito il diesse. Il bosniaco si appresta a vivere la sua quarta stagione in giallorosso e anno dopo anno è diventato un pilastro della squadra. Ne è bastata una sotto i riflettori ad Alisson per far innamorare i tifosi, e le ricche potenze europee pronte a «scipparlo» alla Roma. Monchi, però, non ha intenzione di farselo scappare e con un ritocco all’ingaggio spera di tenerlo almeno un altro anno. La promessa è nero su bianco, di fatto ieri ha tolto il numero uno del Brasile dal mercato: «Se Alisson va via è solo perché io tornerò a fare il portiere (ride, ndc). Questa è l’unica possibilità. Ma sarà difficile, è più probabile che resti». Il para tutto è l’unico romanista a trovare spazio nella top 11 della Serie A stilata da Opta, noto account di statistiche. I suoi numeri, infatti, sono straordinari: 22 «clean sheet», come De Gea (che però ha giocato 3 partite in meno con lo United), l’altro portiere che fa gola alle grandi. Con Buffon promesso sposo del Psg diminuiscono le porte «libere», ma guai ad abbassare la guardia col Real Madrid in agguato. Solo se arrivasse un’offerta irrinunciabile la Roma potrebbe cedere Alisson, che ad oggi fa parte delle fondamenta necessarie per costruire la squadra della prossima stagione. Vuole esserci anche Florenzi, che ha un po’ puntato i piedi sul rinnovo e sta aspettando la risposta del diesse: «Con Alessandro siamo pronti a parlare». Il momento è arrivato e l’intenzione è quella di andare incontro al vice capitano romanista, che chiede circa 4 milioni di euro l’anno. Si vuole continuare insieme e chiudere questo caso il prima possibile. Nessun problema, invece, tra la società e Di Francesco, il patto per il futuro si scrive a più mani ed è solo una formalità il prolungamento del contratto del tecnico: «Ho avuto la fortuna di lavorare con lui un anno e dobbiamo farlo ancora per molto tempo insieme», giura Monchi. E lui replica: «Troveremo con grandissima facilità un accordo. L’importante è capire cosa dobbiamo fare per migliorarci per il bene della Roma». Pilastri sì,ma anche rinforzi per continuare sulla strada giusta che ha portato il club sul podio della serie A per la quinta volta di fila: non era mai accaduto in 91 anni di storia giallorossa. Il record lo festeggia il 14esimo tecnico in altrettante stagioni, pronto ad andare controtendenza con un rinnovo per sé e per tutti i «big» con cui è riuscito a regalare un sogno ai tifosi: «Volevamo la finale di Champions». Il rimpianto da trasformare in obiettivo.
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