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Rassegna stampa

La Roma c’è, Fonseca felice a metà: “Gara super ma il pari è ingiusto”

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NOTIZIE ROMA-JUVENTUS 2-2 FONSECA – Niente festa per la Roma, che sfiora l’impresa prima di fermarsi sul 2-2 contro la Juventus in un Olimpico per la prima volta (semi) aperto, con mille spettatori (tra di loro anche Nicolò Zaniolo e il c.t. azzurro Roberto Mancini) che dalla tribuna Monte Mario hanno provato ad incitare la squadra, che rispetto alla prestazione di Verona contro l’Hellas ha lasciato intravedere dei netti segnali di miglioramento.

Dovrà aspettare la prossima occasione (sabato 3 ottobre in casa dell’Udinese) per festeggiare i primi tre punti della stagione anche il presidente Dan Friedkin, ieri sugli spalti insieme a suo figlio Dan e al Ceo Guido Fienga, che dopo il primo vantaggio romanista si è lasciato andare ad un esultanza col pugno chiuso.

Protagonista della serata è stato Jordan Veretout, autore di una doppietta: il centrocampista francese ha prima realizzato il rigore del vantaggio giallorosso (il settimo da quando gioca con la Roma, comprese le coppe), e poi il raddoppio che ha consentito ai giallorossi di chiudere in vantaggio il primo tempo, dando una dimostrazione pratica del perché Paulo Fonseca abbia messo il suo nome tra gli incedibili.

«È stata un’occasione sprecata – le parole di Fonseca – abbiamo fatto una buona partita ma non sono soddisfatto per il risultato. Abbiamo creato occasioni e abbiamo giocato per vincere. Dzeko? L’ho visto sempre molto sereno e motivato, ha lavorato molto per la squadra: ha sbagliato come hanno sbagliato altri, è sereno e motivato e ha fatto una buona partita. La sua cessione era una situazione normale, che tutti capivamo, ne abbiamo parlato tutti insieme. Ho totale fiducia nella società, il nuovo presidente è arrivato adesso, parliamo e lavoriamo per trovare le soluzioni migliori per la squadra. Non è una questione di fiducia».

Alla fine è un pareggio che lascia l’amaro in bocca. «Sono rammaricato. La squadra è stata sempre sicura nella partita, dopo l’espulsione per quindici minuti non abbiamo dato occasioni alla Juventus, eravamo messi molto bene, ho visto Pellegrini stanco e l’ho cambiato. Possiamo fare le cinque sostituzioni, ma la squadra stava bene e non le ho fatte. Ho chiesto a Miki, Pedro e Dzeko se stavano bene, per questo non c’era bisogno di togliere nessuno. La partita persa per Diawara fuori lista? E’ stata una situazione difficile, l’abbiamo superata e non possiamo tornare indietro o pensare al passato».

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FOTO: Credits by Shutterstock.com

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