Paulo Dybala

AS ROMA NEWS UDINESE DYBALA«No Lukaku, no party» si potrebbe dire, parafrasando un vecchio spot per fotografare la situazione attuale della Roma, scrive il Corriere della Sera.

La squadra giallorossa ha sviluppato nei confronti del centravanti belga una dipendenza, soprattutto perché in questa prima parte della stagione è venuto a mancare abbastanza clamorosamente, sia dal punto di vista numerico che da quello fisico a causa di qualche infortunio, il «gemello» Paulo Dybala.

Per fare il salto di qualità c’è bisogno che l’argentino, solo due gol in stagione (la doppietta con l’Empoli), torni ai suoi livelli, e l’Udinese da questo punto di vista potrebbe essere l’avversario ideale, visto che è la sua vittima preferita in carriera e gli ha già segnato 12 gol.

Nel frattempo, però, il peso dell’attacco romanista è tutto sulle spalle del centravanti belga, reduce dal poker realizzato in nazionale contro l’Azerbaijan. I numeri parlano chiaro: con 9 gol (6 in campionato e 3 in Europa League) in 14 partite l’ex interista è il miglior marcatore della squadra. Ma non solo: nelle otto partite in cui è andato a segno la Roma ha ottenuto sette vittorie e un pareggio, contro il Torino che ha realizzato l’1-1 a cinque minuti dalla fine.

Viceversa, nelle sei gare in cui Lukaku non ha segnato, i giallorossi hanno ottenuto una sola vittoria (contro il Monza), quattro sconfitte (Milan, Genoa, Inter e Slavia Praga) e un pareggio, nel derby. Numeri che non hanno bisogno di troppe analisi e sono anche la risposta alla domanda che qualcuno in questi mesi si è fatto sul perché Mourinho lo mandi in campo anche quando la sua condizione fisica non è al top.

Di sicuro va servito di più e meglio rispetto a quanto accaduto nelle ultime uscite: il ritorno a pieno regime di Dybala e il rientro in gruppo di Pellegrini (ieri anche Renato Sanches si è allenato con i compagni) saranno fondamentali per restituire qualità alla manovra. Il primo sarà sicuramente titolare contro l’Udinese mentre il capitano, che manca dal campo dalla gara con il Servette del 5 ottobre, potrebbe ritrovare una maglia da titolare o entrare a partita in corso.

Magari lo spiegherà oggi in conferenza stampa José Mourinho, che ieri ha partecipato ad un evento con gli abbonati Sky (di cui da quest’anno è testimonial) e che in settimana, in un’intervista alla Rai, ha fatto intendere che la sua conferma è tutt’altro che scontata e che con i Friedkin non ha mai parlato di rinnovo. I tifosi giallorossi, però, hanno scelto: «Josè a vita» è la scritta comparsa ieri fuori da Trigoria.



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