NOTIZIE AS ROMA DZEKO – La verità nell’inizio di stagione di Dzeko sta nei numeri. Esistono due facce del bosniaco, quella europea – eccezionale – e quella italiana, molto meno incisiva. La Roma si augura che in vista della trasferta di Champions la regoletta venga confermata, per provare poi a cambiare rotta in Serie A domenica prossima contro la Samp. Finora Dzeko ha segnato 5 gol nelle tre partite di Champions e appena due nelle dieci giocate in campionato.
In buona sostanza 1,67 gol a partita nelle sfide europee e appena 0,2 in campionato. Un rapporto diretto di efficacia di appunto oltre otto volte, a favore chiaramente delle sfide europee, tra l’altro, il bosniaco è arrivato molte più volte al tiro (esattamente 3,67 volte contro l’1,7 del campionato), inventa più assist (0,33 contro 0,2) e anche un maggior numero di occasioni create (1,67 contro 1,3).
E la regola si conferma anche guardando al passato di tutti i suoi anni giallorossi. Forse è solo una questione di motivazioni, di atmosfere o di palcoscenici. Di certo non di impegno, perché Dzeko ogni volta prova a caricarsi sulle spalle l’attacco della Roma per portare al traguardo la sua squadra. Poi, è ovvio, se ci fosse anche uno Schick almeno presentabile, allora anche Dzeko avrebbe qualche stimolo in più.
In questo momento, infatti, Edin sa bene di essere fondamentale per la Roma. E quando non c’è concorrenza, quando sai di avere il posto di fatto assicurato, istintivamente qualcosa perdi. È anche vero, però, che è un po’ tutto l’attacco della Roma che in campionato non gira, basti pensare che gli attaccanti giallorossi finora ha segnato solo sei reti (oltre le due di Edin ci sono le tre di El Shaarawy e quella di Under).
Insomma, mercoledì servirà tutt’altra storia. E anche il vero Dzeko, quello formato europeo. Perché la sfida con il Cska è decisiva per il futuro europeo, ma anche per l’autostima e gli equilibri interni alla truppa giallorossa.
(Gazzetta dello Sport)
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