Edin Dzeko

(Leggo – F. Balzani) Due volte Dzeko e la Roma prosegue lo slalom in discesa dopo l’arrampicata di inizio stagione. Nell’esordio al Vigorito la squadra di Di Francesco strapazza senza troppa fatica il Benevento (10 gol subiti tra Napoli e Roma), come aveva fatto sabato all’Olimpico contro il Verona. Un poker senza storia che rimarca la differenza enorme che oggi c’è in serie A tra le prime delle classe e le squadre in lotta per la retrocessione. «Sono felice della crescita della squadra, sapevo che serviva tempo e consapevolezza per assimilare la mia tattica. Però dobbiamo essere meno superficiali sui palloni persi. Scudetto? All’inizio ci dicevano che dovevamo vincerlo, dopo due partite che eravamo da quarto-quinto posto. Le chiacchiere se le porta via il vento, conta il campo», ha dichiarato Di Francesco. È la nona vittoria consecutiva in trasferta per il club giallorosso, che ha così eguagliato il Milan di Capello del 1992/’93. Bravo il tecnico a gestire la prima tornata di turnover stagionale. «La rosa ampia e il turnover è valido quando si vince. È improponibile fare 3 partite in una settimana con i ritmi attuali. Ho chiesto alla società 2 giocatori per ruolo per questo motivo». Protagonista assoluto però è stato Dzeko: doppietta più autogol di Lucioni e Venuti spaventati da Edin alle loro spalle, ventidue reti nelle ultime 20 di campionato e una partenza mai vista in carriera (5 nelle prime 4) tanto per smentire i timori emersi dopo l’Atletico («Ha capito di aver sbagliato a dire quelle cose», il commento di Di Francesco). Numeri impressionanti per l’ex capocannoniere del campionato che per non farsi mancare nulla ha colpito pure due legni: il palo al 30’ dopo una bella girata spalle alla porta, e la traversa a dieci dalla fine. «Sto meglio fisicamente, e più gioco più entro in forma – gongola Edin – Si dice sempre che la Roma perde punti contro le piccole, non esistono partite facili. Come ho detto 3-4 giorni fa dobbiamo crescere tutti e siamo sulla strada giusta». Non solo Dzeko però. La Roma conclude la quarta partita su 5 senza subire gol, fisicamente e tatticamente sembra cresciuta, si gode un Kolarov straripante e ha trovato in Gonalons qualcosa in più di un semplice sostituto di De Rossi. Il ds Monchi ha festeggiato bene il suo 49° compleanno e si gode il momento: «La Roma vuole vincere, non ho paura a dirlo. L’obiettivo è conquistare un trofeo quest’anno».



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