La Roma inizia la tournée spagnola con una sconfitta. E per la prima volta quest’estate, perde durante i 90 minuti. Un ko tutto sommato severo, ma utile a Di Francesco per trarre spunti positivi e negativi. È il Siviglia a prevalere 2-1 nella nona edizione del Trofeo Antonio Puerta. In un’atmosfera emozionante allo Stadio Ramón Sánchez-Pizjuán, gonfio di passione per celebrare lo sfortunato calciatore degli andalusi, tragicamente scomparso nel 2007 dopo un malore in campo, i giallorossi si arrendono al termine di una gara equilibrata. Di fronte c’era una squadra ostica, la quarta forza della Liga, che la settimana prossima affrontare i preliminari di Champions League. Ma anche la Roma vede avvicinarsi il primo impegno ufficiale della stagione (il 20 c’è l’esordio in campionato contro l’Atalanta): c’è ancora da lavorare per la squadra di Di Francesco, apparsa comunque in crescita dal punto di vista atletico e tattico. A segno allo scadere per i giallorossi è Edin Dzeko che rende un po’ meno amara la sconfitta. Il bosniaco finalizza quando ormai non serve più ma fa ben sperare la prestazione degli attaccanti, con il grande ex della sfida, Perotti, tra i migliori. La difesa è ancora da registrare: da perfezionare l’intesa tra Manolas e Moreno con il messicano comunque in crescita rispetto alle ultime uscite. Ancora in ritardo dal punto di vista fisico, invece, Nainggolan e Strootman, che sembrano dover ancora ancora assorbire i meccanismi del modulo di Di Francesco. L’avvio è da partita vera, i giallorossi sono molto compatti, con linee strette e difesa alta: si vede che, nonostante una brillantezza ancora da trovare, i giocatori si applicano nel mettere in pratica i dettami di Di Francesco. Nainggolan tende ad alzarsi per dare supporto alla manovra offensiva, con gli esterni d’attacco, Defrel e Perotti, molto attenti anche in fa sedi copertura.
La squadra giallorossa, però, è brava a non farsi schiacciare dai padroni di casa grazie ad un buon pressing che toglie lucidità al metodico possesso palla degli avversari. Le continue accelerazioni di Perotti creano però scompiglio nella difesa andalusa che fatica a contenere la verve offensiva dell’argentino. Prima della fine del primo tempo è la Roma a pungere, prima con una punizione di Kolarov respinta dai guantoni di Sergio Rico, poi con un tiro da fuori di Strootman bloccato in due tempi dal portiere spagnolo. Nella ripresa il neo entrato Muriel ha l’occasione per portare in vantaggio i padroni di casa ma il suo tiro da centro area finisce al lato. Risponde subito la Roma con un tiro dal limite che scheggia il palo ed esce fuori. È il Siviglia, però, a sfiorare ancora il gol con un colpo di testa di Krohn-Dehli, deviato sul palo da un reattivo Alisson. Il pallone poi finisce a Nolito ed è Manolas ad immolarsi sul tiro a botta sicura dello spagnolo. La squadra di Berizzo prende in mano il comando del gioco con la Roma che aspetta e gioca in ripartenza. I giallorossi rispondono con un calcio di punizione di Perotti che sfiora la traversa e finisce alta. Le squadre si allungano alla ricerca del vantaggio: lo trova il Siviglia al 73′ con Escudero che buca la retroguardia giallorossa e trafigge Alisson con un sinistro preciso. Nel finale una contusione alla spalla già acciaccata costringe Manolas all’uscita forzata, al suo posto entra Juan Jesus. Prima della fine del match arriva il raddoppio degli andalusi con Nolito, con Alisson di nuovo non esente da colpe: il tiro è ancora sul palo del portiere. A rendere meno amara la sconfitta per la squadra di Di Francesco, ci pensa Dzeko che, quasi allo scadere, batte Soria con un potente destro dal limite dell’area. Finisce 2-1 per il Siviglia che conquista il trofeoPuerta. La Roma resta in Spagna e domenica alle 19.30 sfiderà il Celta Vigo. L’ultimo test prima di far sul serio. Aspettando un regalo dal mercato.
(Il Tempo – T. Maggi)
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