Daniele De Rossi

AS ROMA NEWS DE ROSSI – Sono gli intoccabili, stanno lì e risplendono di luce propria. Da soli sono forti, insieme di più. Un po’ come i sette colli di Roma che fanno parte integrante della storia, che erano amati dai romani e avevano il loro appeal anche fuori dall’Impero, scrive il Corriere dello Sport.

Già, Daniele De Rossi ha sette pilastri nella sua squadra: si tratta di Mancini, Cristante, Paredes, Pellegrini, Dybala, El Shaarawy e Lukaku. L’allenatore, da quando ha preso in mano la Roma, ha fatto capire che ci conta per il presente e per il futuro. Anche se le certezze non esistono in questo momento. DDR parte da un presupposto: sa di non essere un uomo solo al comando. O meglio: sa che può puntare forte su questi sette giocatori per arrivare alla conferma. La permanenza passa dal quarto posto che apre le porte della Champions alla Roma. Di riflesso arriverà un nuovo contratto sulla sua scrivania.

Mancini è il faro della difesa: lui non si tocca, poi al suo fianco possono girare N’Dicka, Llorente, Smalling e Huijsen. Capitolo centrocampo. Cristante, Paredes e Pellegrini formano il trittico dei sogni. Di più. Non hanno concorrenza da quando De Rossi ha preso il comando.

L’argentino e il capitano, in assoluto, hanno scalato marcia. I dati visibili si specchiano nei gol e negli assist. Ma i dati “invisibili” contano molto di più: Pellegrini, per esempio, sta avendo un rendimento stagionale allo stesso livello di Calhanoglu, Samardzic, Rabiot e Barella. I top del campionato. Vedi i passaggi chiave a partita (1.7), le palle perse (1.5), ma anche i dribbling riusciti (1.3) e il contributo difensivo (0.9 intercetti).

Un discorso simile vale per Dybala, El Shaarawy e Lukaku, un mix di classe e potenza. Non a caso, se questi elementi stanno bene, vanno in campo sempre e comunque. Non ruotano praticamente mai nelle turnazioni, al netto di infortuni, squalifiche e riposi programmati. Non è solo una questione di affidabilità o riconoscenza. I magnifici sette sono indispensabili per il gioco che DDR ha in mente di sviluppare.

Daniele De Rossi ha in mano il suo futuro. Dal Lecce in poi. La missione è solamente una: superare in classifica il Bologna per tornare nel torneo più prestigioso d’Europa. Per questo se sarà riconfermato per la prossima stagione – e la Roma incasserà i soldi della Champions – chiederà di riavere i suoi pilastri nella rosa. 

Mancini, Cristante, Paredes, Pellegrini, Dybala, El Shaarawy e Lukaku, in blocco, sono lo scheletro della formazione futura della Roma, i puntini fissi sulla lavagnetta tattica su cui De Rossi vuole continuare a lavorare, magari per preparare il nuovo esordio in Champions il prossimo settembre. La sua Roma vuole ripartire dai magnifici sette per dare poi il via a una rifondazione tra competitività e sostenibilità.



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