La Roma saluta le Dolomiti di Pinzolo con un bel carico di lavoro nelle gambe e nella testa. L’amichevole finale contro i russi del Terek Grozny lascia le ultime indicazioni nella testa di Luciano Spalletti, molto più interessato ai segnali ricevuti dai suoi ragazzi in campo rispetto alla vittoria raggiunta nei minuti finali.
Il tecnico toscano ha tenuto in panchina un livello di attenzione più elevato rispetto alla sfida precedente con la selezione locale del Pinzolo, una specie di allenamento. Ieri invece la velocità della formazione russa, che tra 13 giorni comincerà ufficialmente il campionato, si è scontrata con le gambe inevitabilmente imballate dei giallorossi. Alla fine ne è uscito fuori un primo tempo noioso, dettato dalla fisicità degli avversari e spezzato soltanto dall’errore grossolano del portiere russo, distratto sulla conclusione forte ma centrale di Perotti. L’argentino, provato sempre largo a sinistra in tutto l’arco del ritiro, è cresciuto di condizione alla distanza come il suo opposto Salah, tra i più positivi in questi ultimi giorni di allenamento. Ci sarà ancora bisogno di tempo e tante altre partite da giocare invece per Strootman, il leader tuttofare (ieri utilizzato da regista) che ha trascinato il gruppo con la fascia da capitano al braccio.
Nella girandola delle sostituzioni del secondo tempo poi è arrivata la conferma della forma di Dzeko, partito titolare: la miglior notizia del ritiro di Pinzolo. L’assist al bacio di Totti e la spinta dei circa 2000 presenti dello Stadio Pineta hanno facilitato la trasformazione di un tocco facile davanti al portiere. Quello che la scorsa stagione sarebbe stato sicuramente più complicato. Il bosniaco invece ha ritrovato il sorriso, che mostra anche Spalletti quando è chiamato a rispondere sul cambio di passo apparente del numero 9: «L’anno scorso ha sbagliato qualche gol e il clima non lo ha aiutato – ha confermato il tecnico a Tele Radio Stereo – ma adesso mi sembra che stia più dentro la situazione. Si riscatterà». Il bilancio del ritiro in generale è positivo: «I ragazzi si sono allenati bene e il pubblico ci ha portato entusiasmo, ora va bene così».Per il resto gli spunti da evidenziare, rimangono in stand by in attesa della prossima tappa in programma negli States. Buona la prima della neo coppia Manolas-Juan Jesus («Sono qui per vincere e ritrovare la nazionale» ha detto il brasiliano nella presentazione), meno gli errori individuali di Emerson Palmieri e Lobont in occasione dei due gol del Terek Grozny.
L’asticella di difficoltà si alzerà con il passare dei giorni, quando la squadra si troverà di fronte a St. Louis il Liverpool. Lasciato il Trentino ieri, Spalletti richiamerà tutti all’ordine mercoledì a Trigoria dopo due giorni di riposo. Gli allenamenti poi proseguiranno fino a sabato, giorno della partenza per Boston. Sull’aereo ci saranno anche Alisson, Gerson, rientrati in patria per il visto, oltre ai De Rossi, Florenzi, Nainggolan ed El Shaarawy reduci dall’Europeo.
(Il Tempo – A. Serafini)
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