Josè Mourinho

AS ROMA NEWS MOURINHO – È la storia di un amore, Come molte, tutte le storie di calcio. È Il racconto di una stagione vissuta sempre ad alta velocità, con il cuore in panne. È uno sguardo proteso verso un orizzonte di gloria, quello della gente romanista. È la fotografia di una passione, che covava sotto la cenere, che Lui ha risvegliato, scrive Il Messaggero.

Lui chi è? José Mourinho, ovviamente. Il tecnico Special che ha reso (ancor più) Special una piazza in perenne attesa di un Messia, meglio se calcistico. “La Roma di Mourinho” è un compendio di tutto quello che è stato, è e, possibilmente, sarà.

L’arrivo, la Conference, Dybala“: tre momenti chiave non solo della storia di Mourinho a Roma, ma della storia tutta del club giallorosso. Dall’ingaggio del tecnico portoghese – 4 maggio 2021 – alla vittoria della Conference – 25

maggio 2022 – fino all’ingaggio del Campione argentino – 20 luglio: quattordici mesi che compongono un film indimenticabile.

E a proposito, scrive Enrico Vanzina nella sua prefazione: “Per me José Mourinho è uno straordinario personaggio da film. Innanzitutto perché come tutti i grandi divi dello schermo ha una grande faccia. La faccia conta sullo schermo. Conta anche sui campi di football e Josè ha la faccia da star…”.

Mourinho è tante cose: lui e il calcio, il suo credo, la sua ossessione: vincere. Lui e Roma, dai Parioli al Vaticano, fino ai murales del Testaccio. Lui e la gente, un capo e il suo popolo. Lui e il rumore dei nemici, tornati, più agguerriti che mai (ma hanno trovato pane per i loro denti). Lui e gli arbitri, una guerra di logoramento che non lo stanca mai. Lui e il successo, che va alimentato sempre altrimenti non sarebbe cosi Special… Lui… e Paulo Dybala, e siamo alla cronaca: “in questi strani giorni di crisi politica e euforia calcistica, magicamente perfino il tifoso romanista – che intimamente, in cuor suo, sa più di chiunque altro che nel calcio del doman non v’è certezza… scopre il sapore e il valore dell’ottimismo.

E allora può perfino derogare dalla sua proverbiale condizione esistenziale, quella per cui si è in qualche modo quasi rassegnati alla sconfitta, che ora non lo spaventa, anzi; si tornerà a vincere tra qualche anno? Forse tra qualche mese”. Già, con Mourinho (e Dybala) può accadere di tutto.



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