ULTIME NOTIZIE AS ROMA OLIVEIRA – Si volevano, si cercavano da un po’ e adesso che si sono finalmente trovati vogliono che il cammino da fare insieme sia il più bello possibile. Per far sì che non sia limitato ai sei mesi del prestito, ma che abbia un dolce e lungo prologo, come nei migliori matrimoni.
Perché se a giugno la Roma dovesse decidere di investire 13 milioni di euro per il cartellino di Sergio Oliveira vorrà dire che il centrocampista portoghese avrà convinto tutti. E che avrà dimostrato di portare nell’ambiente giallorosso quella personalità e quella mentalità vincente che gli hanno chiesto – per prima cosa – sia Mourinho sia Tiago Pinto, scrive La Gazzetta dello Sport.
Oliveira da ieri è un giocatore della Roma, arriva in prestito oneroso (un milione di euro) con diritto di riscatto – appunto – fissato a 13 milioni più bonus legati alle presenze e ad obiettivi di squadra di alto livello (qualificazione alla Champions o vittoria di un trofeo). Mourinho lo voleva da un po’, esattamente come lui voleva da tempo affacciarsi nel calcio italiano (basti pensare alla trattativa saltata in extremis con la Fiorentina la scorsa estate). Oliveira guadagnerà sostanzialmente le stesse cifre che guadagnava al Porto, dove quest’anno stava giocando poco (è partito dal via solo 9 volte su 24 partite). Un motivo in più per cercare gloria altrove, anche in virtù di una vecchia promessa che gli aveva fatto Jorge Nuno Pinto da Costa, il presidente del Porto.
Ieri Oliveira (che prenderà la maglia numero 27) si è svegliato prestissimo, alle 5 di mattina, per poi prendere l’aereo per Roma alle 8 (le 9 in Italia). Sbarcato nella Capitale poco dopo le ore 11, si è dedicato ad una sessione molto lunga di visite mediche a Villa Stuart, per poi recarsi a Trigoria per conoscere il suo nuovo ambiente, Mourinho e i compagni, oltre che svolgere subito il primo allenamento in palestra ed effettuare tutte le attività di rito (firma del contratto, prime dichiarazioni ai canali ufficiali, foto ufficiali).
Con lui Mourinho trova una pedina in più a centrocampo, probabilmente un titolare se non fisso giù di lì, sia che si giochi con il 4-2-3-1 sia con il 3-5-2. Sembra fare più coppia con Veretout (che è uno che va) che non con Cristante, a cui piace anche a lui restare e organizzare. Nel centrocampo a tre, invece, può essere una delle due mezzali, ma anche fare il perno centrale del tridente, praticamente il regista, anche se delle tante posizioni che può occupare sembra quella in cui è meno funzionale.
Ovviamente, Oliveira vive questa avventura giallorossa quasi come una nuova vita, lui che in passato ha già lasciato spesso e volentieri il Porto. «È fantastico essere qui, la Roma mi ha voluto fortemente – dice –. Pinto mi ha detto di trasmettere all’ambiente la mia mentalità vincente. Al Porto è vietato perdere, sono abituato». Ed è proprio su questo che Mourinho conterà molto, per avere un upgrade a livello di personalità, visto che anche dopo la Juventus l’ha indicata come una dei difetti della squadra.
«Qualsiasi giocatore vorrebbe lavorare con lui, la sua presenza ha avuto un peso nella mia scelta – continua Oliveira – Sono un centrocampista da box to box, a cui piace calciare in porta e sentirsi utile alla causa. L’obiettivo è di vincere qualcosa». E di restare a lungo in Italia: «Fin da bambino ho sempre desiderato giocare in Italia, questo è un sogno che avvera». E per renderlo bello davvero, Oliveira dovrà andare al massimo da qui a giugno.
Ma il mercato della Roma è terminato qui? Forse, ma non è detto. Nel senso che Pinto è soddisfatto di aver chiuso presto le due priorità (il terzino destro con Maitland Nailes e il centrocampista con Oliveira, appunto), ma se dovesse verificarsi un’occasione proverà a coglierla. Soprattutto, poi, se da qui alla fine del mercato dovesse lasciare la Roma anche Diawara, attualmente impegnato nella Coppa d’Africa.
Da oggi, infatti, a Trigoria non ci saranno più Calafiori (prestito al Genoa) e i due spagnoli Villar e Mayoral, entrambi al Getafe (il primo in prestito secco, il secondo via Real Madrid). La Roma risparmia in tutto poco meno di 4 milioni lordi di ingaggio, oltre ai 500mila euro da detrarre al Real dal costo del prestito di Mayoral. Se poi dovesse salutare Diawara, allora il mercato potrebbe riservare una dolce sorpresa. Magari Kamara (Marsiglia), che può fare sia il centrocampista si il difensore centrale.
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