L’idea è quella ovviamente di provarla a vincere, anche se poi le notizie di ieri gli hanno tolto un po’ di certezze e anche il sorriso. Luciano Spalletti oggi però ci proverà lo stesso. Nonostante le assenze di Strootman e Bruno Peres e nonostante un Nainggolan ancora lontano dalla forma migliore. La sfida di Napoli, però, è troppo importante per non crederci lo stesso. Anche perché, poi, c’è quel dato delle ripartenze di ottobre del tecnico di Certaldo che non è proprio incoraggiante (alla guida della Roma tre sconfitte con Empoli, Reggina e Inter e un pareggio, proprio un 4-4 con il Napoli, dopo le soste nel mese corrente) e che Spalletti vuole provare a cancellare. Da subito.

LE ASSENZE – Spalletti sperava di recuperarlo Strootman, anche se ieri, prima dell’allenamento, aveva precisato: «In nazionale ha giocato due partite senza allenarsi mai, speriamo di risolvere questo problema alla schiena». Speranza che si è poi rivelata vana, con l’allenamento che ha portato in dote l’altra brutta notizia della giornata: il forfait di Bruno Peres, che in uno degli ultimi scatti ha avvertito un problema all’adduttore. Out anche il brasiliano e formazione stravolta, con Florenzi pronto a tornare a fare il terzino destro e Nainggolan dentro come incursore, alle spalle di Dzeko (ma anche lui non sta benissimo). «Bruno Peres finora aveva fatto bene, ho intravisto in lui la stessa qualità e la stessa forza di Torino — continua l’allenatore della Roma — Nainggolan, invece, ha attraversato un periodo in cui è stato al di sotto delle sue possibilità e anche un po’ in difficoltà fisica. Ora si sta allenando bene per tornare ad essere quel calciatore forte che conosciamo. Ci deve restituire quello a cui ci ha abituato ed in cui è mancato in questo periodo».

IL CONFRONTO – Certo, Spalletti avrebbe preferito giocarsela con tutti gli effettivi, magari pure Vermaelen: «Continua ad avere quel problema (la pubalgia, ndr) che ci preoccupa, anche se sta migliorando e ha ripreso a correre». Ma dall’altra parte mancherà Milik, qualche giorno fa lui stesso disse che l’assenza del polacco non avrebbe spostato molto, perché il Napoli restava forte. «Come gioco espresso è la migliore: per qualità, continuità e completezza della fase difensiva ed offensiva. Noi in alcune partite non siamo stati all’altezza, dovremo dare il massimo. Se ci riusciremo dimostreremo anche di non essere un gradino sotto il Napoli, ma sulla sua stessa piattaforma. Siamo insieme a loro, anche se loro hanno un punto in più e questo vuole dire che, evidentemente, qualcosa in più hanno fatto».

MOSSE & RAMMARICO – Merito anche di Callejon, che Spalletti ha lodato spesso come l’esterno migliore in Italia nel saper attaccare la linea difensiva alle sue spalle. «E chi giocherà dovrà essere bravo ad anticipare la “scappata”. Nel dubbio se accorciare sui piedi o scappare via, meglio la seconda, perché la palla alle spalle del difensore è quella che può far male». Come male gli ha fatto l’addio di Sabatini: «La sua scelta mi dispiace e mi fa sentire tirato in ballo. Se io e la squadra avessimo fatto meglio, forse ci avrebbe ripensato. Alcune nostre gare non all’altezza forse lo hanno indotto a fare questa scelta. Io sono come lui, se non vinco non sono contento». Ecco perché, seppur senza Strootman e Peres, Spalletti oggi ci proverà lo stesso. A vincere, ovviamente.

(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese)



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