NOTIZIE ROMA BOLOGNA – Improvvisamente la giostra delle rotazioni, finora più o meno obbligate, si blocca: non si sale e nemmeno si scende. Di Francesco, nella fase cruciale della stagione, deve convivere con l’emergenza, ritrovandosi con i giocatori contati nei ruoli chiave. I 31 ko muscolari hanno di sicuro inciso nelle scelte dell’allenatore, costretto a cambiare da una partita all’altra. Ma la ricchezza della rosa, numericamente ben assortita, lo ha almeno aiutato nella gestione dell’annata. Così la Roma, fin qui, non è stata mai uguale, con 32 formazioni diverse in 32 match stagionali. Il turnover forzato ha evidenziato la mancanza di identità e di continuità della squadra che di conseguenza è andata in altalena sia nelle prestazioni che nei risultati. Adesso, però, la situazione è peggiorata con gli ultimi infortuni di Karsdorp e Schick: le soluzioni sono ridotte al minimo e nelle prossime settimane dovranno spesso scendere in campo gli stessi interpreti.
CORSIA DESERTA Di Francesco si augura di
recuperare almeno Perotti per la gara di lunedì sera
all’Olimpico contro il Bologna. Ma solo per avere un’alternativa in panchina che
al momento non c’è. Anche Under è vicino al rientro, ma
lo staff medico procedere con cautela dopo la raffica di
imprevisti che ha colpito la maggior parte dei giocatori. La fascia destra,
quindi, rimane la più scoperta: fermo Schick e
convalescente Under, da esterno alto offensivo l’unico
interprete a disposizione è Zaniolo. Kluivert, del resto, è una
forzatura: preferisce stare a sinistra e quindi nelle gerarchie viene dopo
El Shaarawy e Perotti. In teoria, in quella posizione, può
avanzare Florenzi, ma poi in difesa dovrebbe aver spazio Santon. E, out Karsdorp
e ceduto a gennaio Luca Pellegrini, tutti i terzini finirebbero in
campo: Kolarov, Florenzi e appunto Santon. A sinistra, in caso di
necessità, potrebbero invece scivolare sull’esterno le riserve Jesus o Marcano.
Oppure l’allenatore dovrebbe modificare il sistema di gioco, passando alla
difesa a 3: è già successo in questa stagione e anche in quella
scorsa. Opzione da non scartare: solo i centrali sono in abbondanza.
DOPPIO PLAY L’unico ballottaggio possibile
è nel ruolo di regista: De Rossi è il titolare,
Nzonzi la fotocopia del capitano. Di Francesco, nel 4-3-3,
preferisce non utilizzarli in coppia. Il tandem è la mossa da fare in corsa, è
successo pure contro il Porto, per preservare Pellegrini, Cristante o
teoricamente anche Zaniolo. Quotidianamente viene verificato De Rossi
che deve convivere con l’infiammazione al ginocchio e dunque rinunciare a
qualche partita. A centrocampo non esistono altre soluzioni, almeno fino a
quando Zaniolo dovrà giocare sulla fascia destra. Fuori dalle rotazioni restano
per ora Pastore e Coric.
FINALIZZATORE UNICO Dzeko, assente Schick che lo ha sostituito in 8 partite tra metà novembre e fine dicembre, non ha attualmente il suo vice. Zaniolo, come è accaduto contro il Genoa, diventa l’alternativa pure per l’unico centravanti in rosa.
(Il Messaggero – U. Trani)
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