Mahrez

Nonostante Mahrez abbia dichiarato di esser disposto ad attendere tutto il mese, quella appena iniziata sarà la settimana decisiva per capire se l’algerino approderà o meno alla Roma. Il rilancio giallorosso a 35 milioni sommato alle parole del calciatore non hanno prodotto effetti. Nel tardo pomeriggio di ieri, sponda Leicester, l’ultima offerta della Roma off record è stata bollata come «non ancora accettabile». Una posizione netta, senza possibilità di fraintendimenti che però a Trigoria non ha trovato conferma: «A noi, non risulta nulla», il commento lapidario. Al netto di dove alberghi la verità, lo scenario che si sta profilando è a dir poco singolare. C’è un calciatore che vuole andare via (e lo ha detto due volte pubblicamente, menzionando nelle ultime dichiarazioni la destinazione scelta), una squadra che è pronta a spendere 35 milioni e una piazza, quella del Leicester, che nell’ultima amichevole contro il Borussia Monchgladbach ha fischiato il giocatore. Messa così, l’epilogo sembra scontato. Non sono stati fatti però i conti con la ricchissima proprietà del club inglese, scevra dalle dinamiche locali (i proprietari sono thailandesi), che ha fissato un prezzo (40 milioni di sterline, dunque 44 milioni di euro) sotto il quale non vuole scendere. Dopo il pessimismo della scorsa settimana, l’accelerazione tra venerdì e sabato aveva cambiato radicalmente gli umori. Ora il no, fatto trapelare volutamente a livello mediatico, riporta tutti con i piedi a terra.

ANOMALIE IN CORSO – Anche perché appare difficile che Monchi possa spingersi oltre. Una cosa è certa: sin dall’inizio questa trattativa è sembrata alquanto singolare, giocata troppo a carte scoperte per un tipo come il ds spagnolo. Il botta e risposta tra Roma e Leicester invece va avanti da 20 giorni. Prima il club inglese che ammette come l’unica offerta ricevuta per l’algerino sia quella giallorossa, però ritenuta bassa e dunque rifiutata. Poi Monchi che parla apertamente di due proposte recapitate, l’ultima delle quali «riteniamo sia quella giusta per il valore del giocatore». Ne segue la controreplica del tecnico delle Foxes, Shakespeare («Mahrez vuol giocare in una delle sei big inglesi»), sino ad arrivare al botta e risposta del weekend appena trascorso. Il rilancio giallorosso sino a 35 milioni, le parole dell’algerino che smascherano il bluff del Leicester e certificano come al momento in corsa per il giocatore ci sia soltanto la Roma, e il no ufficioso degli inglesi che riporta la pressione mediatica sulle spalle della società giallorossa.

LE ALTERNATIVE – La sensazione è che non sia finita qui. Tuttavia se la Roma ha deciso di virare su un altro obiettivo è chiaro che da Trigoria l’ultimo no degli inglesi verrà confermato il più tardi possibile. Monchi sta comunque lavorando da tempo su possibili alternative. Il viaggio in Spagna, ha ribadito anche ieri il diretto interessato, è esclusivamente per motivi personali. Ma Vazquez, una delle alternative gioca nel Real Madrid. E secondo la prestigiosa rivista calcistica Don Balon, la Roma avrebbe offerto 35 milioni. Anche in questo caso è arrivata la pronta smentita da parte di Trigoria che riguarda però l’entità della proposta, non l’interessamento per il calciatore che figura nella lista ristretta del ds. Insieme a lui c’è Cuadrado che tuttavia nella settimana che porta alla Supercoppa italiana, rimarrà blindato sino a domenica. Se qualcosa di muoverà, accadrà grazie al biancoceleste Keita, anch’egli impegnato tra sei giorni all’Olimpico. Tradotto: discorsi rimandati a dopo Ferragosto. Quando la verità sull’intrigo-Mahrez sarà inevitabilmente venuta a galla.

(Il Messaggero – S. Carina)



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