Edin Dzeko e Mohamed Salah

I 74 gol segnati dalla Roma in 33 giornate, media di 2,24 a partita, valgono già adesso il terzo posto assoluto nella classifica delle formazioni giallorosse più prolifiche di sempre in Serie A. Che il basso livello dell’attuale campionato abbia inciso in questo dato è difficilmente smentibile. Che però le squadre di Luciano Spalletti siano particolarmente produttive lo è altrettanto: questa Roma è seconda solo a quella del 1930-31, lassù in cima a quota 87 reti, e a quella della scorsa stagione, almeno per metà targata Spalletti, a quota 83. C’è ancora da giocare, almeno tre partite su cinque non si immaginano semplici per Dzeko e compagni, ma è lecito ipotizzare che questa Roma possa attaccare la seconda piazza, se solo mantenesse la media tenuta fin qui.

Non s’offendano il resto dei compagni, Nainggolan in primis che in campionato per la prima volta in carriera è andato pure in doppia cifra (10). Non s’offendano se la copertina è di chi, di quei 74, ne ha segnati oltre la metà, il 51,3% per l’esattezza. Dzeko e Salah hanno portato la febbre Roma a 38 in campionato. E in stagione sono già a quota 52, sei in più di Higuain-Dybala. Non certo numeri da trascurare, perché non è che si siano viste molte altre coppie giallorosse con un feeling così pronunciato con la porta avversaria.

Chissà se a cominciare dal derby, che per Salah in campionato non ha mai fatto rima con gol. E neppure con buone notizie, se è vero che nella sfida d’andata con la Lazio dello scorso campionato uno scontro con Lulic lo mise fuori causa per un mese. E a dicembre un infortunio in allenamento gli impedì di essere protagonista. I due gol in Coppa Italia hanno il peso specifico di una piuma. Meglio spendere un pensiero per quelle 38 volte in cui lui e Dzeko hanno deciso il campionato della Roma.

(Gazzetta dello Sport)



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