Gianluca Mancini, Angelino

AS ROMA NEWS LECCE RANIERI – Per le sue cento panchine giallorosse Claudio Ranieri meritava un regalo. Regalo che la Roma ha fatto anche a se stessa battendo il Lecce, salendo un po’ in classifica, segnando per la prima volta in stagione 4 gol e lasciandone per strada un altro paio, scrive il Corriere della Sera.

Il calcio è bello perché lo si può giocare in tanti modi e la Roma ha ottenuto il massimo proprio nella serata in cui era senza la sua boa offensiva. Dovbyk, influenzato e con un’infiammazione al ginocchio, non va nemmeno in panchina e Ranieri punta su Dybala falso nove, con Saelemaekers a destra e El Shaarawy a sinistra.

Senza Dovbyk la Roma manovra sicuramente meglio. Non cerca il pallone lungo e alto perché Dybala non potrebbe certo difenderlo. Il gioco palla a terra, però, mette in difficoltà il Lecce. Il più spaesato è il «braccetto» di sinistra, Jean, che infatti si perde Saelemekers in occasione dell’1-o, innescato da El Shaarawy, e un altro paio di volte. Ma quando la Roma sembra in controllo arriva puntuale l’errore che costa il pareggio salentino. La difesa si fa prendere di infilata e Saud dimostra tutta la sua poca conoscenza della serie A. Chiffi fischia il rigore, Krstovic lo trasforma alla perfezione. Poco prima il regista dello stadio ha inquadrato incautamente Ryan Friedkin in tribuna, al 34′, e il figlio del proprietario si è beccato una raffica di fischi dai sostenitori giallorossi.

Nella ripresa Ranieri sostituisce Saelemaekers, che non può essere al top dopo il lungo infortunio, e la mossa Pisilli è vincente perché il ragazzino si lancia negli spazi e fa la differenza. El Shaarawy serve il secondo assist della sua gara, innescando il colpo di testa di Mancini che segna il 2-1 (in campionato il gol gli mancava dal 6 aprile, 1-o nel der-by). Poi è Pisilli a chiudere la gara, al termine della più bella azione della partita. Ed è ancora lui a servire Koné per il 4-1. Punizione anche troppo severa per il Lecce, che ancora una volta ha però dimostrato la sua difficoltà a creare occasioni. Oltre al rigore regalato da Saud c’è da segnalare solo il palo di Berisha sul 4-1.



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