Rassegna stampa
La Roma Femminile premiata in Campidoglio da Gualtieri
AS ROMA NEWS FEMMINILE CAMPIDOGLIO – Brave ragazze. Sotto i vessilli della Sala delle Bandiere, l’AS Roma femminile – gruppo squadra e dirigenza al completo – è stata ricevuta in Campidoglio dal Sindaco Roberto Gualtieri e dall’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato. Alle ragazze è stata conferita una delle più alte onorificenze a livello cittadino: il «Natale di Roma», la medaglia celebrativa che raffigura su un lato il concetto di «Roma città del futuro» e sull’altro l’immagine del Palazzo Senatorio, scrive il Corriere della Sera.
Dopo aver conquistato la Supercoppa italiana – battendo la Juventus in finale – il gruppo ha raggiunto un traguardo storico, accedendo per la prima volta ai quarti di finale di Women’s Champions League. Tanta emozione sui volti delle calciatrici, guidate dal capitano Elisa Bartoli, del tecnico Alessandro Spugna e di Betty Bavagnoli, Head of Women’s Football.
Ai risultati sul campo si è aggiunto un annuncio importante: dal prossimo anno la Roma potrà disputare al Tre Fontane anche le gare europee, in questa edizione spostate a Latina per la mancanza di impianto di illuminazione. Presto inizieranno i lavori per rendere l’impianto dell’Eur compatibile con i criteri Uefa. Ad annunciarlo è stato il sindaco: «Siamo riusciti a sbloccare alcune situazioni di stallo per realizzare gli interventi che serviranno al Tre Fontane. Avere un’eccellenza nel calcio femminile è un orgoglio. Vogliamo farvi un grande in bocca al lupo». Conferma l’assessore Onorato: «I lavori dovrebbero iniziare a giugno».
Il capitano giallorosso Elisa Bartoli ha ringraziato l’amministrazione capitolina a nome della squadra: «Il mio ringraziamento va a tutte le compagne e allo staff. Siamo felici soprattutto perché ritorneremo al nostro campo, al Tre Fontane, che ci è mancato tanto». Visibilmente emozionata anche Betty Bavagnoli: «Grazie per la fiducia e per il sostegno per il futuro. Questo è un gruppo di ragazze che hanno dato tanto, non solo perché sono forti ma soprattutto perché sono grandi donne. C’è educazione dentro e fuori dal campo».
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