CALCIOMERCATO ROMA STROOTMAN – Fuori un altro pezzo pesante. Senza poterlo sostituire fino a quando riaprirà il mercato in entrata a gennaio. La Roma continua la sua rivoluzione totale e vende anche Kevin Strootman, nella stessa estate dell’addio di Allisson, Nainggolan e dei dodici acquisti. Ieri alle 17.35, mentre l’olandese si allenava per l’ultima volta a Trigoria. Monchi ha raggiunto l’accordo con l’Olympique Marsiglia dell’amico e collega Zubizarreta e di Rudi Garcia, che riabbraccia la sua «lavatrice»: 25 milioni di euro più 3 di bonus legati ai risultati dei francesi hanno convinto i giallorossi a liberarsi dell’olandese, oggi atteso alla visite a Marsiglia.
Una plusvalenza a circa 19 milioni di euro (valore residuo a bilancio era poco meno di 6.5 milioni e va sottratto un altro milione abbondante che spetta al Psv), senza coniare i 7 milioni lordi dell’ingaggio risparmiato. Ma stavolta la scelta non è soltanto di natura economica: Di Francesco infatti non ha mai ritenuto del tutto adatto Strootman al suo sistema di gioco, ha continuato a considerarlo un titolare fino alla gara di Torino della scorsa settimana. ma quando due giorni fa Monchi gli ha chiesto un parere sulla cessione dell’olandese, il tecnico ha dato il suo assenso.
Strootman, intanto, aveva raggiunto un accordo con l’OM per un contratto quinquennale da 4.5 milioni netti a stagione (favorito dalla nuova tassazione francese al 30% su acquisti dall’estero) e venerdi, tre giorni dopo la nascita del suo primogenito, si è presentato nell’ufficio di Monchi per comunicargli la decisione: «Se trovate un’intesa col Marsiglia, io ho deciso di andare».
Reazione? Stupore dei dirigenti per la scelta del ragazzo, l’Olympique non gioca la Champions, la Ligue 1 è quella che è ma al tempo stesso convinzione che fosse arrivato il momento di salutare un giocatore mai tornato ai livelli del 2013 dopo le tre operazioni al ginocchio, nonostante la sua leadership rimasta indiscutibile nel gruppo. Del possibile trasferimento si parla da un annetto, i contatti formali tra le due società risalgono alla prima metà di agosto, quando hanno iniziato a discutere della situazione di Radonjic, in procinto di essere dalla Stella Rossa dall‘ OM ma ancora di proprietà della Roma.
Che ha ottenuto una percentuale del 25% pari a quasi 3 milioni di euro. Il procuratore dell’olandese Kees Vos si è presentato sabato a Trigoria con la prima offerta ufficiale dell’Olympique, tra i 22 e i 23 milioni. Respinta da Monchi. Dopo qualche ora di silenzio, il rilancio decisivo e ieri alle 17.35 la stretta di mano virtuale con il fratello di Strootman ad attendere Kevin insieme al procuratore a fine allenamento, per poi uscire da Trigoria senza rilasciare dichiarazioni.
Alle 15 Di Francesco ha dovuto invece presentarsi alla conferenza stampa pre Roma-Atalanta, in evidente imbarazzo. «Come sapete c’è una trattativa in corso e la società sta facendo le sue valutazioni. Oggi vedrò Strootman all’allenamento e valuteremo insieme il da farsi. Come accaduto con Dzeko lo scorso anno, se il giocatore dà la sua disponibilità, soprattutto mentale, sarà convocato».
Nel frattempo però è stato direttamente venduto e ovviamente il suo nome non è comparso nella lista per la gara. L’allenatore non può dirlo, ma la partenza di Kevin gli facilita la vita, alleggerendo un reparto affollato: Lorenzo Pellegrini aveva già il muso lungo dopo Torino (idem Luca, ma è un’altra Storia). De Rossi temeva di avere poco spazio con l’arrivo di Nzonzi, Coric e Zaniolo rischiavano di non vedere mai il campo.
«Nella Roma abbiamo tanti centrocampisti, per me viene prima la forza della squadra e poi del singolo» la frase chiave di Di Francesco che spiega così come sia possibile se schierare titolare un giocatore alla prima giornata e considerarlo cedine la settimana dopo: «Ho fatto una scelta per Torino, magari in futuro ne avrei fatte altre. L’importante è avere tutti giocatori con il “desiderio”».
Strootman, a quanto pare, non ce l’aveva più. Ha capito di non essere un punto fermo per il tecnico a differenza del pensiero di Rudi Garcia che lo «martella» da settimane e ha deciso di accettare un’offerta molto vantaggiosa per lui. Tutto qui. Ora Monchi avrà quattro mesi per scegliere il colpo da piazzare a gennaio, quando riaprirà il mercato in entrata ma si sarà giocato l’intero girone d’andata del campionato e le 6 gare di quello in Champions. Ziyech resta nel mirino, ma la prima parte di stagione dirà se c’è bisogno di un centrocampista o di un attaccante. Nel frattempo la Roma dovrà spegnere l’inferno di critiche che si è riscatenato ieri. A suon di vittorie.
(Il Tempo – A. Austini)
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