Vitesse-Roma 0-1

La Roma passa 1-0 sul campo del Vitesse e si prende un bel vantaggio per il passaggio ai quarti di finale di Conference League in vista del match di ritorno, giovedì prossimo all’Olimpico. Dopo quelli con lo Spezia e con l’Atalanta, per i giallorossi è il terzo 1-0 consecutivo: un segnale di una ritrovata compattezza della squadra, che comincia a prendere le sembianze del proprio allenatore, scrive il Corriere della Sera.

«Per la prima volta – le parole a fine gara di José Mourinho – abbiamo un po’ di stabilità, siamo un po’ più compatti e abbiamo più soluzioni, la squadra capisce meglio i momenti della partita e quello che deve fare. È una squadra pragmatica, meno ingenua, dopo il momento di difficoltà ha reagito molto bene».

Ieri sera si è vista una Roma a due facce. «Nel primo tempo il vantaggio è stato immeritato, non abbiamo fatto niente per segnare, abbiamo avuto fortuna in qualche situazione e ad un certo punto ho sperato di arrivare all’intervallo senza prendere gol. Nel secondo tempo è andata meglio. Su un campo come quello del Vitesse è molto difficile giocare, creare, avere sicurezza nel possesso palla, però nella ripresa abbiamo controllato bene la partita».

L’andamento della partita ha rispecchiato le prestazioni dei singoli. «Nel primo tempo il nostro pressing non c’era, Abraham era disconnesso, Maitland-Niles non è stato arrogante nel pressare alto ed è rimasto nella linea dei cinque. Nel secondo, Karsdorp lo ha fatto meglio e la squadra ha preso sicurezza, non ho mai avuto la sensazione di poter prendere gol. Se non c’è un regista puro dobbiamo provare diverse dinamiche, Oliveira e Veretout non hanno avuto nemmeno la possibilità di fare possesso palla, nel secondo tempo con Cristante è andata meglio».

Ancora una volta protagonista Mkhitaryan, che ha avuto un pensiero per i 1200 romanisti presenti in Olanda che hanno fatto sentire la propria voce per tutta la partita. «Sono incredibili – le sue parole – li dobbiamo ringraziare e speriamo di lottare insieme fino alla fine. Vincere contro il Vitesse non era facile, dovevamo adattarci su un campo complicato. Per nostra fortuna abbiamo segnato nel finale del primo e ci siamo potuti difendere nel secondo perché loro potevano metterci in difficoltà. Stiamo crescendo, miglioriamo, non possiamo giocare tutte le partite allo stesso modo e dobbiamo cercare di cambiare, ma facciamo quello che ci chiede il mister, i calciatori capiscono e possiamo essere concentrati per vincere le partite. Conference o quarto posto? È più facile pensare partita dopo partita per vedere dove arriveremo, non vogliamo sognare ma solo essere pronti per ogni gara».



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