Multa e caso subito chiuso. La Roma si affretta a far rientrare la questio- ne Dzeko, ridimensionando quanto accaduto a Pescara, nonostante la reazione plateale del bosnico abbia messo in imbarazzo Spalletti davanti a spettatori e telecamere. «Fai ancora il furbo» il labiale del bosniaco incriminato al momento del cambio: voleva restare in campo per incrementare il suo personale bottino di gol stagionali, in una gara ormai avviata alla completa discesa. Poi subito sotto la doccia, senza neanche passare dalla panchina, con uno sguardo che da solo sprizzava nervosismo e rabbia. Nessuno strascico negli spogliatoi, però. «Ci siamo abbracciati e ora spero che Edin segni ed esulti contro la Lazio», sorride a denti stretti il tecnico giallorosso, disposto a chiudere un occhio di fronte all’insubordinazione del ragazzo, perché Dzeko è solitamente educato e rispettoso, poco propenso a sceneggiate o cadute di stile. Pure troppo, visto che spesso gli viene imputato, anche dallo stesso mister, di essere poco cattivo e, in alcune occasioni, un po’ molle.
Solo una multa interna, e nessuna esclusione punitiva per il derby di domenica prossima, quando il numero nove guiderà l’attacco romanista nell’ultima stracittadina stagionale. L’ultima probabilmente da giocatore, per Francesco Totti. Il capitano troverà uno stadio riempito dai sostenitori giallorossi molto anche per lui, e per questo cercherà di stringere i denti per superare in fretta il problema all’alluce – causato da un pestone di Vermaelen in allenamento – che l’ha costretto a saltare la trasferta di Pescara. Stamattina il numero dieci presenzierà all’evento Nike per l’uscita di un’edizione limitata di scarpini dorati, disegnati ad hoc per Francesco e i suoi venticinque anni di carriera. E chissà se qualcosa potrebbe sfuggire sull’immediato futuro, tra le varie dichiarazioni, all’attaccante che, a quasi 41 anni, quegli scarpini celebrativi potrebbe appenderli al chiodo.
Comunque sia, la squadra, dopo la vittoria per 4-1 di lunedì sera, si è ieri riposata, così Spalletti ne ha approfittato per tornare una giornata nella sua Firenze. E lì, in un noto ristorante del centro, ha incontrato Corvino, ds della Fiorentina. L’occasione per salutarsi cordialmente, senza alcuno scenario futuro da immaginare o romanzare. Il mister toscano parlerà nelle prossime ore con Monchi (che ha cominciato a cercare casa nella capitale), rendendo note al nuovo dirigente le sue intenzioni. Poi si confronterà con Dzeko, a freddo, prima di cominciare a preparare il derby di domenica prossima. Primo impegno del trittico micidiale, dopo il quale ci sarà la trasferta di San Siro col Milan e poi la Juventus all’Olimpico.
(La Repubblica – F. Ferrazza)
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