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Rassegna stampa

La Roma nuovo modello dice addio alle ali

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NOTIZIE AS ROMA – Alzi la mano chi pensava di poter leggere ancora in una cronaca della Roma: Bruno Peres migliore in campo. Contro il Brescia, che non è certo il Real Madrid ma che si giocava le ultime speranze di salvezza, invece è stato proprio così: il brasiliano, che pochi mesi fa non era buono nemmeno per la serie B brasiliana, è stato una chiave della vittoria e anche quattro giorni prima, contro il Parma, aveva servito l’assist per il gol di Mkhitaryan.

La spiegazione è semplice: Bruno Peres, che si è rivelato nel Torino di Giampiero Ventura, ha sempre dato il meglio nel 3-5-2, un modulo che ne attenua i gravi limiti difensivi e lo lascia più libero di attaccare, la cosa che sa fare meglio. E adesso Fonseca ha scelto il 3-4-2-1 che ai due esterni di centrocampo – Peres e Zappacosta a destra, Kolarov e Spinazzola a sinistra – chiede in pratica gli stessi movimenti.

Il portoghese sembra convinto a continuare sulla strada della difesa a 3 anche contro Verona e Inter (dove spera di recuperare Smalling), le due partite casalinghe che attendono la Roma in questa settimana, mercoledì e domenica, tutte e due alle 21.45. Anche Juric e Conte giocano con la difesa a 3 e il livello dell’asticella salirà notevolmente. Saranno due vere prove d’esame, anche in vista del futuro.

Il modulo attuale, infatti, può avere un peso importante nel prossimo calciomercato giallorosso. Il 3-4-2-1 taglia fuori gli esterni puri come Kluivert (pesce fuor d’acqua contro il Napoli, messo vicino a Dzeko) e Cengiz Under, abituati ad avere la linea laterale come costante riferimento. È chiaro che i due siano sul mercato per motivi economici ma a questo punto anche tattici.

Con il doppio trequartista dietro al centravanti, Fonseca cerca anche qualche gol in più. Mkhitaryan – squalificato a Brescia, tornerà contro il Verona – è il romanista con la media minuti giocati/gol più alta (uno ogni 149’), meglio anche di Dzeko (178’). Zaniolo (270’) ha fatto meglio sia di Under (280’) che di Kluivert (371’). Non deve trarre in inganno il dato di Perotti (un gol ogni 264 minuti) perché le sue tre reti sono arrivate tutte su calcio di rigore. Pellegrini ha segnato una sola volta in 1.833 minuti ma ha compensato con ben 9 assist: in campionato, con 14, hanno fatto meglio di lui soltanto Papu Gomez e Luis Alberto con 14.

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E Pedro, già bloccato per la prossima stagione? Lo spagnolo, con il passare degli anni, si è trasformato da esterno puro del 4-3-3 barcelonista in seconda punta. Fonseca lo vede addirittura come possibile vice-Dzeko, che Conte insiste a chiedere per l’Inter della prossima stagione, quella in cui vuole a tutti i costi colmare il gap con la Juventus (11 punti in attesa di Inter-Torino di questa sera). Il bilancio della Roma richiederà sacrifici, con cessioni e taglio del monte stipendi. Nessuno, oggi come oggi, può essere sicuro del suo futuro.

(Corriere della Sera)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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