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Rassegna stampa

La Roma offre a Pastore la lista gratuita prima del Siviglia

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NOTIZIE AS ROMA PASTORE – L’incrocio delle storie di Javier Pastore e di Monchi alla Roma spiega perfettamente perché la gestione di James Pallotta, sempre più vicino alla cessione della società, è stata una grande occasione sprecata. L’esperimento che ha mescolato gestione a distanza e lotta rusticana dentro gli uffici di Trigoria ha provocato il tracollo del bilancio a fronte di una bacheca vuota.

El Flaco e Ramon potevano incontrarsi di nuovo domani sera, quando Roma e Siviglia si giocheranno in partita secca l’accesso ai quarti di finale di Europa League. A Duisburg, invece, ci sarà solo il d.s., tornato a casa dopo l’esperienza capitolina conclusa con le sue dimissioni dopo l’esonero di Eusebio Di Francesco, difeso fino all’ultimo. Pastore, invece, è stato tagliato dalla lista Uefa per fare spazio a Zaniolo, ha già svuotato il suo armadietto ed è andato in vacanza.

El Flaco ha giocato 70 minuti dopo la ripartenza del campionato: 60 contro la Samp il 24 giugno e 10 contro il Milan il 28. Pre-Covid aveva disputato 9 partite per 443’, senza gol, trascinandosi da un problema fisico all’altro. A 31 anni, in due stagioni, ha giocato 25 partite in serie A (3 gol), 4 in Europa League, 2 in Coppa Italia (1 gol) e una in Champions. Ben poco a fronte di un corrispettivo di 24,5 milioni pagati al PSG e di un contratto fino al 2023 da 4,5 milioni netti a stagione.

La tifoseria giallorossa lo accolla a Monchi come uno dei peggiori affari mai conclusi. Il d.s., ma solo in maniera informale, ha fatto filtrare che lui aveva scelto e bloccato Ziyech, ma poi ha ceduto alla ragion di Stato. Verità? Alibi? La certezza non l’ha nessuno, ma Ziyech ha confermato che era vicinissimo alla Roma, che poi non si è più fatta sentire.

Ora che è al Chelsea, però, non soffrirà certo di nostalgia. Per risparmiare su ingaggio e ammortamento (parliamo di un lordo di oltre 40 milioni di euro) la Roma è disposta a dare a Pastore il cartellino gratuito e accettare una minusvalenza. Lo stesso ragionamento che hanno fatto l’Arsenal con Mkhitaryan — finito proprio in giallorosso — e il Manchester United con Sanchez, che ha firmato per l’Inter. Alla fin fine è stato comunque un risparmio.

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La Roma, che chiuderà il bilancio con un rosso a tre cifre, deve assolutamente ridurre rosa e monte stipendi, liberandosi di Pastore, Juan Jesus, Perotti, forse Fazio. In circostanze simili costa troppo anche Vertonghen svincolato ma con richieste troppo alte di ingaggio, mentre Smalling è già tornato a Manchester.

Le scadenze di Pallotta — iscrizione al campionato e aumento di capitale deliberato ma da completare — si fanno sempre più pressanti. Per questo, da qualche giorno, si sono insistenti le voci della cessione a Dan Friedkin, ma con il corollario di un’offerta anche dal Kuwait. Le manovre di disturbo, a Trigoria, non mancano mai. Così come i commenti caustici di Pallotta sui possibili compratori, anche se il tempo è sempre meno. Fonseca riuscirà a tenere la testa dei giocatori solo sul Siviglia?

(Corriere della Sera – L. Valdiserri)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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