(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli) Trentamila o poco più contro il Torino, 40mila – con la speranza di arrivare a 50 – contro lo Shakhtar la prossima settimana: la Roma cerca certezze (e soldi e prestigio) all’Olimpico, con la necessità di cambiare però rotta al più presto. Perché se in trasferta il rendimento della squadra di Di Francesco è da top club, tra le mura amiche De Rossi e compagni sono andati spesso in sofferenza. E pensare che ormai un anno fa, quando erano state tolte le barriere che avevano allontanato i tifosi, tutti, dai giocatori ai dirigenti, pensavano che lo stadio di casa potesse essere una marcia in più. Così non è stato, almeno finora.
SOFFERENZA – Già dalle prime due partite dell’anno si era capito il trend: sconfitta in casa con l’Inter, pur con tre pali colpiti e un rigore dubbio non dato su Perotti, e pari con l’Atletico, grazie ad un super Alisson. Poi qualche vittoria, spesso per 1-0 e senza un gioco scintillante, e tante delusioni: in Champions la Roma ha fatto percorso netto con Chelsea e Qarabag, in coppa Italia è stata eliminata proprio dal Torino, che di lì a poco avrebbe cambiato l’allenatore, in campionato sono arrivati k.o. con Napoli, Atalanta, Samp e Milan, oltre al pari con il Sassuolo. Dal 30 dicembre la Roma si è regalata una prestazione in casa con 5 gol solo con il Benevento, poi amarezze e sofferenze, tanto che sono proprio questi punti persi ad aver scavato il solco con la vetta, dove albergano Napoli e Juventus.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA