Paulo Dybala

AS ROMA NEWS CREMONESE – Si può tornare a sorridere. La ritrovata leggerezza di Spinazzola, abbinata al talento incontrollabile di Dybala e all’intelligenza naturale di Pellegrini sono l’espressione di una nuova felicità, che la Roma vuole assaporare giorno per giorno in attesa di confrontarsi con le prossime sfide, scrive il Corriere dello Sport.

Ma anche Mourinho, che non lo dà a vedere, un po’ sorride aspettando il confronto con i Friedkin sul futuro: il recupero dello stesso Spinazzola, il ritorno graduale di Wijnaldum, la riabilitazione di Karsdorp, la scoperta di Solbakken, l’esplosione di Belotti, sono tutti elementi che arricchiscono speranze e ambizioni di una squadra che tra campionato ed Euroleague non vuole più fissare limiti di fattibilità.

Ora viene il bello ma anche il difficile. A partire dal posticipo di martedì contro la Cremonese, avversario che riporta a galla il pensiero storto della Coppa Italia svanita, la Roma giocherà sei partite intense in 20 giorni esatti: le altre cinque sono Juventus, Real Sociedad in casa, Sassuolo, Real Sociedad fuori, Lazio.

Il destino della stagione può dunque delinearsi prima della sosta di fine marzo, alla quale Mourinho conta di arrivare più solido di oggi in campionato e ancora in corsa in coppa. Inevitabile sarà dosare le energie allora. Ed ecco che improvvisamente la panchina diventa una risorsa da utilizzare. Belotti ad esempio, dopo il gol molto importante al Salisburgo, proverà a sbloccarsi anche in Serie A, che non vede la sua cresta muoversi dal maggio scorso. In questo modo potrà lasciare più tempo ad Abraham di guarire: la mascherina che serve a proteggere la palpebra con i punti di sutura non permette una visuale completa del gioco. Belotti peraltro ha già segnato alla Cremonese all’Olimpico nell’amara notte di coppa: come ben sa Mourinho, un centravanti che ha ritrovato la porta non si toglie mai.

Sempre nell’ottica di una logica premura, anche Dybala potrebbe cominciare dalla panchina a Cremona. Lo sforzo di giovedì scorso, dopo un solo allenamento vero, è stato rischioso per le sue fibre. Non è proprio il caso di insistere, in prospettiva di due partite staccate di poche ore: quella contro la “sua” Juventus domenica 5 e quella contro la Real Sociedad giovedì 9, entrambe all’Olimpico. Mourinho si confronterà con il suo Paulino e poi deciderà come procedere. Ma non sarebbe sorprendente se a Cremona la Roma si presentasse con il tridente Pellegrini-El Shaarawy-Belotti. O in alterntiva con El Shaarawy abbassato sulla fascia sinistra – pure Spinazzola ha bisogno di tirare il fiato dopo due eventi vissuti a tutto gas – e Solbakken nuovamente titolare davanti dopo il gol decisivo segnato al Verona domenica scorsa. El Shaarawy, di cui Mourinho ha parlato benissimo dopo la sofferta esclusione contro il Salisburgo, ha la freschezza atletica e motivazionale per essere decisivo contro la Cremonese.

I prossimi allenamenti serviranno a Mourinho per studiare la strategia e la formazione migliore. Nella testa dell’allenatore c’è anche la volontà di utilizzare finalmente Wijnaldum dal primo minuto. Tra gli acquisti di gennaio, è Gini il più desiderato e atteso. La sua ultima da titolare risale al 14 maggio scorso, quando giocò 68 minuti nel facile 4-0 del Psg a Montpellier. Per tornare a buoni livelli, Wijnaldum ha bisogno di un test definitivo chiamato partita. Dopo gli spezzoni delle ultime settimane, è il momento di uscire dal tunnel.



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