Non è cominciata nel migliore dei modi la lunga trasferta della Roma negli Stati Uniti. Al momento della partenza, ieri mattina dall’aeroporto di Fiumicino, Luciano Spalletti ha ricevuto infatti la notizia che Mohamed Salah non avrebbe fatto parte della spedizione per problemi legati al suo passaporto. Il visto dell’attaccante egiziano risultava approvato ma non è stato ancora rilasciato dall’ambasciata statunitense, per cui Salah non è stato imbarcato e raggiungerà il resto della squadra a Boston entro martedì. Un contrattempo che non avrà fatto piacere al tecnico, alla sua prima esperienza in giallorosso in una tournée così lunga. «Succede nelle maggiori società – le sue parole prima della partenza – io mi aspetto di lavorare. La squadra sta bene». Una squadra che dovrà essere rinforzata in tempi brevi per preparare al meglio il preliminare di Champions League di metà agosto, che ha un’importanza fondamentale dal punto di vista tecnico ma soprattutto da quello economico.
A confermarlo è il d.g. Mauro Baldissoni, in un’intervista al sito internet della società. «Quest’anno – le sue parole – abbiamo organizzato la tournée in maniera leggermente diversa rispetto al passato perché rimarremo una settimana intera a Boston a lavorare nella stessa struttura, che ha una qualità elevatissima, e consentirà all’allenatore di programmare al meglio il lavoro. Spalletti sa benissimo quanto sia importante essere presenti in nuovi mercati e nuovi scenari. C’è la necessità di arrivare nelle migliori condizioni al primo e probabilmente più importante momento della stagione, ovvero i preliminari di Champions che garantiscono l’accesso alla fase a gironi della competizione. Sappiamo bene cosa significhi la qualificazione in termini di prestigio e pure quale sarebbe l’impatto sulle casse del club. Quindi siamo impazienti di disputare le due partite e vogliamo farci trovare pronti. Tutto quello che stiamo facendo in questa pre-season, compresa la tournée, è in funzione di quell’appuntamento».
I programmi di mercato della società hanno però subito un brusco stop nelle ultime ore, perché alcune trattative che sembravano ad un passo dalla chiusura si sono bloccate. In particolar modo quella col Real Madrid per Nacho. Non più di una settimana fa l’arrivo del difensore spagnolo sembrava cosa fatta, e il suo agente era arrivato a Roma per parlare con il d.s. giallorosso Sabatini. Il Real, che si trova in tournée in Canada, non è ancora convinto di lasciarlo andare, e per il momento ha congelato l’offerta giallorossa. La Roma però ha fretta e non può aspettare ulteriormente proprio perché ha la necessità di mettere a disposizione di Spalletti al più presto i calciatori di cui ha bisogno: più passano le ore, insomma, e più diminuiscono le possibilità che la trattativa vada in porto. Meno complicata la questione relativa a Szczesny, che rispetto a Nacho ha il vantaggio di conoscere già tutto della Roma e non avrebbe bisogno di un periodo di ambientamento. Spalletti lo aspetta.
(Corriere della Sera – G. Piacentini)
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