De Rossi e Monchi

La Roma è riuscita a tagliare il monte ingaggi: tra allenatore e giocatori, il club giallorosso ha già risparmiato 11 milioni netti, poco più di 20 al lordo, e tutti senza andare a toccare – almeno per ora – i titolari. Il taglio è già oltre il 20% del totale (pari a 92 milioni di euro): sono stati eliminati i 3 milioni di Szczesny, i 3 di Vermaelen, l’1,2 di Totti, i 3,5 di De Rossi (passato da 6,5 a 3) e dall’allenatore (Spalletti guadagnava 3, Di Francesco prenderà 1,5 più bonus), a fronte di un aumento di 1,2 di Strootman (da 2,8 a 4). In tutto vuol dire 11 milioni.

Adesso per Monchi c’è una nuova missione: liberare la Roma dagli stipendi di Doumbia, Castan e Iturbe (che messi insieme guadagnano più di 7 milioni). L’ivoriano non sarà riscattato dal Basilea e Monchi sta valutando varie opzioni, tra cui quella del Fenerbahce, la stessa rifiutata da Doumbia mesi fa. Su Iturbe di sicuro c’è poco. Il ritorno a Verona è per ora solo una suggestione, mentre quello di Castan al Corinthians è una possibilità. Anche lui guadagna più di 2 milioni e ha un contratto fino al 2019, la Roma cercherà di agevolarlo ma non ha intenzione di liberarlo gratis.

E se dovesse andar via anche Salah, il monte stipendi calerebbe ancora, visto che guadagna oltre 3 milioni, mentre se andasse via Ruediger il risparmio sarebbe inferiore perché il tedesco non arriva a 2. Se, invece, dovesse restare, all’inizio della prossima stagione inizieranno le trattative per il rinnovo, visto che il difensore dei titolari è uno di quelli che prende meno. Non ai livelli di Emerson però, fermo a 700mila euro: il nuovo contratto gli raddoppierà lo stipendio.

(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli)



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