Sean Cox

(Leggo – F. Balzani) Sean Cox è stato operato nella notte di mercoledì per drenare il sangue accumulato nel cranio. Le prossime 24 ore saranno decisive per la vita di un padre di tre bambini colpito alla testa con una cinghiata prima di una partita di calcio. È questa la notizia più importante in una giornata frenetica. Di preghiera, accuse, processi e timori per la gara di ritorno tra Roma e Liverpool.

I Reds hanno richiesto la maglia della società di calcio gaelico di cui è membro Cox, per appenderla all’interno dello spogliatoio. La Roma è sconcertata per l’accaduto e si è messa a disposizione per qualsiasi tipo di iniziativa. «Questo per noi non è il momento di parlare di calcio. Le nostre preghiere sono per Sean Cox e per la sua famiglia. Il suo recupero e la sicurezza di tutti i tifosi che assistono a una partita di calcio sono le uniche cose che contano adesso», il tweet del club. Ma anche il resto della tifoseria giallorossa è triste, anzi arrabbiata. Con chi ha rovinato una delle notti più importanti della storia della Roma. Sui social e per radio è esploso lo sdegno di una città preoccupata per le possibili vendette. Tra martedì e mercoledì, infatti, arriveranno 5 mila fan del Liverpool. Tra loro anche mille hooligans potenzialmente pericolosi. Oggi si terrà nella capitale un vertice congiunto tra i due club, l’Uefa e la Polizia per pianificare il piano sicurezza. I controlli interesseranno anche i luoghi del centro storico come piazze, locali e pub. E soprattutto i monumenti. «Ciò che è accaduto a Liverpool è inaccettabile e quanto di più distante dai valori dello sport», è la posizione della sindaca Raggi. «Sdegno più assoluto», ha espresso il presidente del Coni Malagò. Sdegno per Filippo Lombardi e Daniele Sciusco, i tifosi romanisti accusati dell’aggressione a Cox. I due sono apparsi ieri davanti al giudice che ha notificato i capi d’imputazione. Per Sciusco l’accusa è di disordini violenti, per Lombardi di lesioni gravissime. Negata la libertà su cauzione, i due resteranno in carcere a Liverpool fino all’inizio del processo, il 24 maggio. La Digos sta indagando anche su uno striscione che inneggiava a Daniele De Santis.

Intanto i tabloid si dividono. Il Times accusa i club italiani «di non riuscire a contrastare gli ultrà». Il Daily Express se la prende pure con i tifosi del Liverpool: «I guai li seguono come api intorno al miele». Come detto i tifosi della Roma prendono le distanze, ma non tutti. Ecco il post del gruppo Facebok Curva Sud Roma: «C’è chi parla e giudica dietro una tastiera e chi fa i fatti in terra straniera. Onore ai leoni di Anfield!». Quasi 900 i like. I «fottuti idioti», di cui parlava Pallotta, sono più di una decina.



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