Stasera contro l’Austria Vienna la squadra di Spalletti si gioca già una fetta di qualificazione, soprattutto se l’obiettivo è quello di vincere il girone per evitare brutte sorprese ai sedicesimi di finale. D’altronde, i pareggi inaspettati contro il Viktoria Plzen e la stessa squadra viennese, hanno trasformato il match del Prater in una sfida tra capolista.

La Roma è la seconda squadra di tutta l’Europa League come percentuale realizzativa (27%), dietro solo allo Zenit San Pietroburgo (33%). L’altro dato è relativo al possesso palla medio (67%), stavolta il più alto della manifestazione. Insomma, se i Dzeko, Salah & Co. saranno implacabili, la partita qualificazione potrebbe archiviarsi in fretta.

Spalletti, che oggi festeggia la 50a panchina europea con la Roma, basterebbero le sue certezze, dice in conferenza stampa: «Chi gioca stavolta non lo dico, anche perché la partita precedente ci ha insegnato molto per via degli errori fatti. Ma vedo una Roma molto cresciuta negli ultimi tempi, anche se i numeri – a seconda di come li si guardano – possono confermarlo o meno. Anche dopo Empoli si sente che i calciatori respirano aria differente. Non accettano di non vincere una partita come quella. Invece che parlarne, ringhiano. È questa è una crescita di squadra, non solo dei singoli. Strootman, ad esempio, è uno che non ci vuole stare quando le cose non vanno bene, è nella nostra squadra è importante che ci sia. Spero che il club prenda in considerazione di farlo continuare con noi».

Saranno duemila i tifosi giallorossi al seguito della squadra. Spalletti aggiunge: «Ha ragione il mio collega Fink a temerci. Non so se bluffa o meno, ma noi siamo qui per vincere». Certo, il problema è che la Roma – oltre ai preventivati – ha anche Fazio in difficoltà fisica. «Ho una pagina di infortunati (Totti, che salterà anche il Bologna, Manolas, Emerson, Mario Rui, Florenzi e Seck, ndr) – spiega –. L’argentino ha un problema fisico ed è rischioso farlo giocare. In retroguardia, comunque, si è costruito una rosa per non avere problemi e per il momento è così». La certezza, comunque, è che De Rossi può entrare a far parte del reparto difensivo. «L’ha già fatto, è una caratteristica che lui ha e gli può aprire prospettive importanti per il futuro».

(Gazzetta dello Sport)



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