(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini) Diciamo la verità, sono poche le cose più belle della vita che il farsi rimpiangere o il farsi desiderare. Da una fidanzata, da un datore di lavoro e – perché no? – anche da una squadra di calcio. Questa sensazione, tra l’altro, Edin Dzeko la conosce molto bene, perché (dal Milan in poi) sono state tanti i club che hanno inseguito il bosniaco per poi perderlo e a volte pentirsi. In questo gruppetto c’è anche l’Atletico Madrid che, pur non essendo tra i pentiti (Griezmann è un talento fantastico), di sicuro è tra i giallorossi che può togliere il sonno a Diego Simeone.
DA VINCENZI A OGGI – Se ci si pensate, alla decima partecipazione alla massima manifestazione continentale (tra Coppa dei Campioni e Champions League, preliminari compresi), il percorso dall’Italia all’estero appare chiaro. Come si legge nel match program «As Roma», il primo gol nella rassegna fu segnato da Francesco Vincenzi il 14 settembre del 1983 contro il Goteborg (finì 3-0), mentre adesso tanti credono che – con la Roma giunta a 99 centri (solo in Champions: preliminari compresi) – il centesimo potrebbe essere proprio dell’attaccante bosniaco, che in tempi recenti era stato appunto inseguito dall’Atletico.
DEDICATO A DANI – D’altronde, Dzeko ha un nuovo motivo per scaldare i motori. Nella notte tra sabato e domenica, infatti, è nato il secondo figlio, Dani, venuto a far compagnia alla sorellina Una. Inutile dire che la dedica sarebbe pronta, soprattutto se la sua rete fosse decisiva per battere la squadra di Simeone, che della difesa ha fatto da anni il proprio punto di forza.
OTTAVI E NON SOLO – A 31 anni, in fondo, Dzeko sa bene che il treni della ChampionsLeague non passeranno più tanto spesso. Per questo – oggi che arriverà alla ottava partecipazione in questa manifestazione (preliminari compresi) – il centravanti vorrebbe cercare di superare le proprie colonne d’Ercole. Tra Wolfsburg, Manchester City e Roma, infatti, il bosniaco non ha mai scavalcato gli ottavi di finale. Paradossalmente, al momento anche questo traguardo adesso sarebbe importante, perché sulla carta – avendo nel girone Atletico Madrid e Chelsea – la squadra giallorossa appare come la terza forza del girone. I pronostici, però, sono fatti per essere smentiti, e così di sicuro non è Dzeko il romanista che getterà la spugna per primo.
CAPOCANNONIERE – Nessuna sorpresa, stasera Di Francesco schiererà contro la testuggine di Simeone il capocannoniere dello scorso campionato (29 gol all’attivo, 39 stagionali). Per Dzeko, tra l’altro, assidersi sul trono dei bomber non è una novità, perché gli era successo anche in Germania. Per dire, a Super Griezmann finora non è mai capitato. Messi, Cristiano Ronaldo e Suarez, d’altronde, non giocano in Serie A.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA