Per lui garantisce Strootman. Ed è già una buona partenza. Georginio Wijnaldum non è una priorità, ma la Roma lo ha messo nel mirino per rimpiazzare Pjanic (oggi le visite mediche con la Juve) e ripartire senza troppi rimpianti. Classe 1990, un jolly del centrocampo, veloce, bravo negli inserimenti e col vizietto del gol, Sabatini lo ha puntato da un paio d’anni, dopo averlo visto giocare insieme a Kevin nel Psv e con la nazionale olandese. Un’estate fa il diesse si è dovuto far da parte quando il Newcastle ha messo sul piatto un’offerta impareggiabile da 20 milioni di euro, ora è un’altra storia. I Magpies di Benitez sono retrocessi nella seconda divisione inglese e non sarà facile trattenere uno dei centrocampisti con i migliori numeri della Premier League: 11 gol e 5 assist nel campionato appena concluso, uno score accostabile (almeno nelle statistiche) a quello di Pjanic.
I contatti con il suo agente sono stati riallacciati di recente, i rapporti col Newcastle sono ottimi sulla scorta degli affari Yanga-Mbiwa e Doumbia, in più c’è il «pressing a uomo» di Strootman che può avere un’influenza. I due hanno giocato insieme le ultime tre amichevoli con l’Olanda e Wijnaldum ha avuto modo di confrontarsi con la «lavatrice» sull’opportunità di ritrovarsi a Trigoria. Non sarà facile però trovare un accordo sul prezzo: dopo una stagione così positiva del ragazzo, la concorrenza non manca (c’è anche il Napoli) e serviranno almeno una ventina di milioni per convincere il Newcastle. L’impressione è che la trattativa vera e propria partirebbe nel momento in cui si concretizzasse la partenza di Paredes.
Al momento la Roma è costretta a fare un passo alla volta. Infrante sul muro alzato dal Psg le possibilità di confermare Digne, con reciproca delusione del club giallorosso e del terzino, oggi Sabatini dovrebbe chiudere l’acquisto del suo erede sulla fascia sinistra incontrando il procuratore: Mario Rui è in procinto di sbarcare con la formula del prestito a 3 milioni più riscatto obbligatorio fissato a 6. Decisivo il parere di Spalletti, che ha avuto modo di apprezzare il portoghese nelle tante visite fatte a Empoli.
Continua a sperare nella conferma in giallorosso Szczesny, titolare e imbattuto ieri con la Polonia. L’Arsenal ha accettato il rinnovo del prestito e il pagamento di una parte dello stipendio, i due club stanno definendo i termini dell’eventuale riscatto. Se dovessero trovare la quadra, Szczesny si giocherà il posto con Alisson mentre De Sanctis è destinato a salutare. Entro il 22 giugno verrà invece riscattato El Shaarawy dal Milan per 13 milioni di euro, salvo accordi diversi con Galliani per posticipare l’acquisto.
L’altra priorità è un centrale difensivo. La società sta valutando una decina abbondante di profili, tra cui Nacho, Juan Jesus e Garay. Anche in questo caso serve un’operazione low cost (per questo Garay è obiettivo assai complicato), mentre entro il 30 giugno Sabatini conta di chiudere un altro paio di operazioni in uscita per sistemare il bilancio. Calda la pista che può riportare Ljajic a Firenze, su Sanabria (eliminato in Coppa America col Paraguay insieme a Iturbe) è scattata l’asta tra club spagnoli, Sadiq è conteso da Hoffenheim, Bologna e Crotone.
L’«esubero» più difficile da piazzare è il solito Doumbia: finora ha rifiutato tutte le proposte della Roma e ha fatto sapere che tornerebbe volentieri al Cska Mosca. Ma i russi non intendono spendere un euro per un cartellino già venduto a peso d’ oro un anno e mezzo fa. Nella girandola di nomi accostati ai giallorossi in questi giorni è spuntato quello del trequartista slovacco Duda del Legia Varsavia, acquistabile pagando una clausola rescissoria da 4 milioni di euro.
(Il Tempo – A. Austini)
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