AS ROMA NEWS SASSUOLO – La Roma non perde la corsa Champions, e lo fa con una vittoria densa, meritata, sofferta, scrive Leggo. Ancora negli ultimi minuti, ma stavolta con una prestazione comandata dal primo all’ultimo minuto, con un solo black out che è costato il gol di Henrique.
Un incidente di percorso che ha obbligato Mourinho a mettere mano alla valigetta Special: dentro Kristensen e Azmoun. Il secondo ha creato densità davanti, il primo ha capovolto la partita con la partecipazione di Dybala autore del rigore del pareggio e del tacco-assist per il danese che si era preso proprio il penalty. Ad aiutare la Roma anche il rosso sacrosanto (serviva il Var?) a Boloca dopo un intervento killer su Paredes.
Ma basta vedere i dati per capire il dominio giallorosso frenato solo dai miracoli di Consigli e dagli errori sotto porta. A fine partita Mourinho ha abbracciato tutti i giocatori, uno per uno sotto un settore che sembrava la curva Sud. Ma il vero show dello Special One arriva di fronte ai microfoni.
Il tecnico mette in scena un monologo in portoghese, in risposta all’accanimento dei vertici Figc (con tanto di apertura indagine) dopo la conferenza stampa di sabato. Non servono commenti, basta leggere le parole: “È la vittoria dei giocatori e dei romanisti che sono venuti fin qua. Ringrazio Pinto (“Se non parliamo ci fanno la multa, se parliamo dobbiamo dire quello che vogliono loro”, aveva detto ndr) e la proprietà che nelle ultime 24 ore mi hanno dato sostegno e stabilità emotiva. Anche quando eravamo sotto 1-0 siamo stati la squadra migliore. Voglio dedicare una parola a Foti, che ha lavorato moltissimo per questa vittoria, la dedico a lui. Sto parlando in portoghese perché il mio italiano non è sufficientemente forbito e forte per esprimere determinati concetti. Quando ho parlato di stabilità emotiva (in riferimento all’arbitro Marcenaro, ndr), ho parlato di una qualità che nella vita e nel calcio è necessaria per poter rendere ai massimi livelli. Riguardo alla situazione che ha destato un po’ di malumore ai tifosi e allo staff del Sassuolo quando non abbiamo restituito il pallone, mi sono avvicinato a Dionisi e gli ho detto che per ricevere fair play è necessario darlo e nel Sassuolo c’è un giocatore in particolare che è carente in questo”.
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