La Roma è ossessionata da Mahrez e non molla un centimetro. Il muro eretto dal Leicester e i recenti ripensamenti del giocatore non hanno fermato Monchi, convinto di poter regalare il gioiellino delle Foxes a Di Francesco. Il diesse ha smesso di aspettare che la sua strategia funzionasse da sola, perché di fronte alla seconda offerta giallorossa gli inglesi non hanno tentennato affatto e l’hanno rispedita al mittente, come avevano fatto con la prima. Ma se è vero, come si dice, che non c’è due senza tre, ecco sul piatto la terza proposta con cui lo spagnolo spera di far vacillare il Leicester: 35 milioni di euro circa. La precedente, ritenuta «giusta» dallo stesso Monchi una settimana fa, era al di sotto del tetto dei 30 milioni, per cui si tratterebbe di un passo importante per il club di Trigoria. Si sta spingendo oltre per arrivare a dama e conquistare l’obiettivo numero uno del mercato giallorosso. Senza eccedere, però: «La mia storia è chiara, non voglio comprare giocatori che costano tanto come Neymar. Uno spettacolo milionario in un momento in cui tante persone faticano a tirare avanti…».
Anche Mahrez ha fatto i «capricci» per avere uno stipendio più alto, ma la Roma un accordo di massima con il calciatore ce l’ha e ai dettagli penserà una volta sbloccata la trattativa. Ammesso che prima o poi succeda. Lo stallo resta e il terzo rilancio potrebbe non bastare. Monchi lo sa bene ed è per questo che sta valutando altre soluzioni. Cuadrado è l’alternativa più accattivante, un esterno pronto a soddisfare le richieste di Di Francesco (l’ha già allenato ai tempi di Lecce e lo stima molto) e a portare un quid d’esperienza da utilizzare in Champions League. L’ingaggio non sarebbe un problema, perché la Juventus l’aveva convinto con 3 milioni a stagione e la Roma può fare altrettanto spalmando lo stipendio su più anni. Dribbling e un buon piede (pure se destro) sono le caratteristiche che rendono il colombiano un profilo praticamente perfetto. Con 30 milioni di euro potrebbe davvero sbarcare nella capitale, visto che i bianconeri in quella zona di campo sono al completo con gli acquisti di Bernardeschi e Douglas Costa e Cuadrado è ritenuto «sacrificabile».
Una parola che piace a Monchi, attento agli sviluppi su questo fronte mentre ne vaglia altri. Emre Mor è stato un flirt passeggero (se l’è aggiudicato Sabatini all’Inter): «La Roma – ha fatto sapere il diesse ieri – non ha alcun interesse per lui». Un altro nome inserito in lista è quello di Lucas Perez, attaccante classe ’88 dell’Arsenal, piede sinistro e doppio ruolo: può fare l’ala destra o la punta. È stato offerto ai giallorossi ma non piace. E poi su di lui c’è anche il Siviglia e Monchi eviterebbe volentieri di intromettersi nel mercato della sua ex squadra a cui è tanto legato e che riabbraccerà mercoledì, quando la Roma volerà in Andalusia per il mini tour spagnolo (le amichevoli del 10 e del 13 saranno trasmesse su Sky): «Dopo 29 anni, sarà la prima volta che entrerò allo stadio del Siviglia da avversario. Le sensazioni saranno difficili da gestire, soprattutto per uno che si commuove facilmente. Poi lo faremo per il trofeo Puerta, che per tutti i sevillisti come me significa tanto. All’Olimpico la mia aspirazione non è avere 65 mila spettatori, ma vincere con la Roma».
(Il Tempo – E. Menghi)
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