La passione dei suoi tifosi, le bandiere, una festa. In un soleggiato lunedì di dicembre la Roma è tornata ad assaporare ciò che le mancava da tempo. Merito di un derby vinto nell’ostilità che ha riportato la tifoseria assopita al fianco della squadra in una giornata da romanisti. Oltre 4 mila persone, infatti, hanno raccolto l’invito di Spalletti e ieri hanno invaso pacificamente lo storico Tre Fontane per assistere all’allenamento di Totti e compagni e festeggiare gli eroi del derby. C’erano gli ultras (non tutti visto che alcuni hanno osservato il lutto per la morte di Giorgietto, uno dei capi della Sud per il quale è stato esposto uno striscione in campo) c’erano tanti bambini, anziani, ragazzi che erano appena usciti da scuola, uomini e donne ancora in tenuta da lavoro. Tutti sorridenti pronti a intonare cori per Strootman e Nainggolan, per Totti e De Rossi. Ma soprattutto per Wallace, il difensore laziale che ha spalancato alla Roma la quarta vittoria di fila nella stracittadina. Purtroppo ci sono stati anche cori offensivi nei confronti di Lulic («zingaro» e «pezzo di m…») mentre Rüdiger non ha potuto ricevere l’abbraccio dei suoi tifosi. Il difensore era a Berlino a fare da testimone al matrimonio del fratello.
I giocatori, guidati da Spalletti, sono scesi in campo alle 15,30 e non si aspettavano di trovare così tante persone. L’afflusso, infatti, ha superato le attese e costretto il personale ad aprire ai tifosi anche la tribuna dedicata alla stampa. Ma i festeggiamenti erano iniziati già in mattinata con i tanti sfottò sui social e le parole di Nainggolan a Roma Radio: «Domenica abbiamo cambiato mentalità, andavamo in 2-3 sulla palla. Segnare al derby è stato fantastico, ho tirato senza vedere dove era Marchetti. Una partita così meritava uno stadio pieno. Ci manca la curva. Loro avevano lo stadio a favore e questo ci ha caricato ancora di più. I nostri tifosi hanno mantenuto quello che pensano, restando fuori. I loro no, e questo ci ha dato una spinta maggiore».
Poi sulla giocata da circo su Lulic e Immobile diventata virale: «È stata più semplice di quello che si può pensare». Infine sul suo futuro: «Potevo prendere altre decisioni, ma ho scelto di restare perché qui mi sento rispettato». Il belga, così come Strootman, ha segnato il suo primo gol in un derby. Dal post 26 maggio 2013 sono ben 12 i marcatori in 7 stracittadine (mai accaduto prima). Oltre ai due centrocampisti: Balzaretti, Perotti, Ljajic, Dzeko, Gervinho, Florenzi, Totti, El Shaarawy, Iturbe e Mbiwa.
Infine, gesto di solidarietà di Totti che ha devoluto il compenso della sua partecipazione al Grande Fratello (50mila euro) ad un adolescente disabile di Pisa che aveva bisogno di un pulmino speciale per gli spostamenti casa-scuola.
(Leggo – F. Balzani)
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