Gerson

(Gazzetta dello Sport – D. Stoppini) Gli uomini sono quattro e non tre, non c’è la gamba ma una maglia di mezzo. Lassù, esterno a destra, è il sudoku che Eusebio Di Francesco s’è disegnato da solo. Sudoku perenne, varrà forse per tutta la stagione, il derby di sabato non fa eccezione, anzi risalta ancor di più. El Shaarawy, Gerson, Defrel o Florenzi: ecco le quattro facce in ballo per un pomeriggio da urlo.

PRECEDENTI – Di Francesco è lì che ragiona. Non è il tipo di allenatore che va avanti per la sua strada a prescindere dagli avversari, il tecnico modella e rimodella la sua Roma.Prendi la Lazio: giocherà con una difesa a tre. E allora è utile andare a riguardare quando la Roma ha affrontato fin qui squadre con una linea difensiva disposta in quel modo: è accaduto tre volte, con il Milan in campionato e le due occasioni con il Chelsea in Champions. Florenzi giocò contro i rossoneri, Gerson ed El Shaarawy si sono suddivisi le sfide con gli inglesi. Non c’è un’indicazione precisa, però va ricordato come Florenzi fu impiegato a Milano anche per mancanza di vere alternative quella sera, per via dei molteplici infortuni (Perotti e Defrel su tutti).

I PRO E I CONTRO – Ecco perché è giusto mettere in prima fila soprattutto El Shaarawy e Gerson. Prendi il Faraone: ha già segnato in un derby, in Nazionale non è che abbia speso molte energie, ha dimostrato di essersi calato ormai in un ruolo — esterno destro — che in passato accettava con il minimo possibile dell’entusiasmo. È ovvio che il suo inserimento darebbe un forte impatto offensivo alla Roma, contro una Lazio che da quella parte schiererà Lulic. La vera alternativa sarebbe una carta a sorpresa: Gerson è uno dei giocatori più in fiducia, si è allenato a Trigoria durante la sosta (fattore da non sottovalutare nella testa di Di Francesco), s’è specializzato nel giocare grandi partite e garantirebbe anche una gestione del pallone superiore rispetto al Faraone. Ma è pur vero che sarebbe un esordiente nel derby: è il fattore di rischio più grande.

ALTERNATIVE – Le altre due sono le piste meno calde. Florenzi, dopo la partita di ieri sera con la Svezia, è pronto a scalare posizioni anche in virtù del recupero di Bruno Peres, che prenderebbe il suo posto nella linea difensiva. Ma in questo modo Di Francesco, così attento alle ragioni del turnover, si giocherebbe entrambi i jolly in ottica Champions e Atletico Madrid. La quarta faccia, quella più defilata, è Defrel. Il francese è forse il più abituato a giocare in quella posizione con Di Francesco. Ma vive un momento psicologicamente difficile e il derby non è esattamente il momento più indicato per rilanciarlo titolare.

EUSEBIO E IL DERBY – E un pezzo di ragionamento Di Francesco lo tiene aperto anche intorno a Radja Nainggolan. «Decideremo tra giovedì e venerdì», ha detto il tecnico. Che poi ha dipinto il primo derby che lo aspetta da allenatore: «Da giocatore, la prima volta, mi tremavano le gambe – ha ricordato in un’intervista a Premium –. Sarà una sfida d’alta classifica, speriamo di ripartire con lo stesso piede con il quale abbiamo finito». Chissà se pure con lo stesso esterno destro. Nel caso, sarebbe Gerson e tanta voglia di stupire.



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