(Corriere della Sera – G. Piacentini) Nel gran calderone che è stato il mercato di gennaio della Roma, il suo è stato uno dei nomi più gettonati. Lorenzo Pellegrini è stato infatti accostato a molte squadre e in particolare alla Juventus, che per assicurarselo sarebbe pronta a versare la clausola rescissoria di 25 milioni (a salire a seconda delle presenze, e valida solamente dal mese di luglio), concordata la scorsa estate quando la società giallorossa lo ha (ri)acquistato dal Sassuolo.
Lui però non ha nessuna intenzione di tradire la sua Roma, soprattutto adesso che ha trovato una buona continuità nelle prestazioni, dopo qualche difficoltà ad inizio stagione. Di Francesco, che lo conosce benissimo per averlo fatto maturare quando lo ha allenato a Sassuolo, lo ha protetto e quasi nascosto nei primi mesi, ma ora se lo gode. Domani a Verona (ore 12.30) potrebbe partire titolare perla sesta gara consecutiva. «Un calciatore – le sue parole a Sky – è sempre contento quando gioca con continuità. Devo migliorare tanto ma sono relativamente soddisfatto, non del tutto perché la squadra non vince. Speriamo di ripartire dalla gara col Verona». L’occasione giusta per ripartire, dopo un mese e mezzo da incubo, in cui la Roma ha raccolto la miseria di tre punti in sei partite. «È una partita importantissima, da vincere a tutti i costi. Faremo di tutto per centrare l’obiettivo, perché con i tre punti potremo ritrovare anche la serenità che ci manca. Non vincere dispiace a tutti, ma Di Francesco ha le idee chiare: lui prepara ogni gara per ottenere il massimo, siamo noi a dover fare qualcosa in più». Quella col Verona sarà la prima gara dopo la fine del calciomercato, che ha condizionato parecchio molti calciatori giallorossi. Pellegrini però non cerca giustificazioni. «Non bisogna dare alibi, non solo in merito al calciomercato ma su tutto quello che ci gira intorno. Siamo professionisti e dobbiamo rimanere sempre sereni per fare il nostro lavoro. In questo momento conta solo vincere. Alla Roma manca solo il risultato, non manca aggressività né l’aspetto fisico. Vincere aiuta a vincere. Stiamo passando un momento delicato ma siamo agli ottavi di Champions e dobbiamo fare il nostro campionato».
A Verona giocherà al fianco di Nainggolan e di uno tra Strootman e De Rossi, che ancora non è al top dopo il problema muscolare che gli ha fatto saltare la doppia sfida con la Sampdoria e la trasferta di Milano con l’Inter. Di Francesco potrebbe quindi decidere di gestirlo, per evitare ricadute. In difesa rientrerà Fazio, che sarà schierato al posto di Juan Jesus al fianco di Manolas, con Florenzi e Kolarov esterni, mentre in attacco insieme a Edin Dzeko, si giocano due maglie El Shaarawy, Perotti e Cengiz Under. Chi non sarà al seguito della squadra nel suo ruolo di dirigente è Francesco Totti, che ieri mattina è partito per la Russia dove oggi e domani parteciperà al «Giubileo delle leggende», torneo che si disputerà nel complesso olimpico Luzhniki.
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