Josè Mourinho

AS ROMA NEWS BOLOGNA – Bilocazione. Secondo il dizionario Treccani significa: «Simultanea presenza di un medesimo corpo umano in due luoghi diversi». Accadeva ai grandi santi della storia, ma a volte può accadere – in modo assai più profano – anche ai ragazzi del calcio.

Per informazioni chiedere alla Roma, che stasera giocherà con il corpo contro il Bologna, però avendo gran parte della testa e quasi tutto il cuore sintonizzati sulla sfida di giovedì prossimo contro il Leicester, che deciderà l’ingresso o meno dei giallorossi alla finale di Conference League, scrive La Gazzetta dello Sport.

Con queste premesse, davanti a un Olimpico esaurito, non sorprende che José Mourinho pensi a un robusto turnover per gestire al meglio le energie, nonostante la formazione rossoblù ci stia prendendo gusto a giocare scherzetti alle grandi. Intendiamoci, Mourinho ha chiesto ai suoi grande concentrazione. Eppure, nonostante tutto, ci saranno innesti nuovi fra i titolari, mentre di sicuro arriveranno le cinque sostituzioni destinate a cambiare il volto della squadra.

Davanti infatti a Rui Patricio, che è il portiere più utilizzato del campionato, comincerà a cambiare anche la difesa. Turno di riposo sicuro per Smalling, uscito peraltro malconcio al naso dalla sfida di Coppa, e spazio quindi dall’inizio a Kumbulla, cosa che proietterà Ibanez al centro del reparto. La cosa più bella, però, potrebbe arrivare proprio nella ripresa, quando – a oltre dieci mesi dal suo infortunio – dovrebbe tornare in campo Leonardo Spinazzola, reduce dalla rottura del tendine d’achille.

Notizia ottima per la Roma, ma anche per la Nazionale, che il terzino ha lasciato da vero leader azzurro. Sempre restando sulle fasce, non è escluso che si riveda Maitland-Niles al posto di Karsdorp, che sarà indispensabile in Coppa, mentre a sinistra riposerà il baby Zalewski per dare spazio a uno fra El Shaarawy (per una formazione a trazione anteriore) e Viña.

Più problemi ci saranno a centrocampo, visto la contemporanea assenza di Mkhitaryan per infortunio e Oliveira per squalifica. L’armeno, che ha riportato una lesione al flessore della coscia destra, rimarrà fuori per una ventina di giorni, focalizzando il suo recupero sulla eventuale finale di Conference in programma a Tirana il 25 maggio. Così sulla carta dovrebbe toccare a Cristante e Veretout, anche se il centrocampista azzurro è diffidato e all’orizzonte incombe la sfida contro la Fiorentina, che potrebbe essere decisiva in chiave quinto posto (e non solo). Così non è escluso che in mediana possa toccare a Perez, anche se in un ruolo non suo. Comunque, soprattutto se la partita si incanalasse nel migliore dei modi, è possibile che a partita in corso si possa rivedere in campo anche il baby Bove, utile a far rifiatare qualche big.

È delicato anche il discorso relativo all’attacco. Per il gran lavoro fatto in copertura a Leicester, sia Abraham che Zaniolo sono descritti stanchi. Perciò sembra molto difficile che giochino entrambi, visto l’impegno che li attende giovedì. Più probabile che in avvio il turno di riposo tocchi all’azzurro, perché all’inglese Mourinho rinuncia sempre malvolentieri. Perciò, per sostituire Nicolò si giocano il posto lo stesso Perez (stavolta nel suo ruolo) oppure Felix, che in genere è stato il cambio naturale di Zaniolo.

Occhio comunque anche a Shomurodov. L’uzbeko, dopo aver trovato spazio a San Siro contro l’Inter (suo l’assist per il gol di Mkhitaryan), ha la fisicità e la velocità giusta per dare fastidio alla difesa del Bologna e, nello stesso tempo, a regalare minuti di riposo a tanti. Una cosa è certa: oltre al turnover servirà anche tanta concentrazione. Perché il Bologna vorrebbe regalare un’altra gioia a Mihajlovic.



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