Samu Omorodion

CALCIOMERCATO AS ROMA – Sono bastate appena due settimane per capire che, come al solito, sarà un mercato ad incastri. Con la suggestione Chiesa che va tenuta sullo sfondo, pronta magari ad essere rispolverata più avanti nonostante gli apparenti costi proibitivi dell’operazione, la possibilità di uno scambio tra Napoli e Juve comprendente Di Lorenzo e le secche smentite che arrivano quotidianamente da Trigoria, dalle prime mosse di Ghisolfi e da qualche ammissione di De Rossi, s’intende come la Roma che verrà costruita con un occhio all’oggi e un altro al domani, scrive Il Messaggero.

Della serie: stop ai prestiti di calciatori dall’ingaggio alto e rendimento altalenante, via libera a profili più giovani, investendo sui cartellini ma risparmiando sugli stipendi. È chiaro che non si potrà fare una rosa di Under 23 ma l’idea che ha trovato concordi De Rossi, il dirigente francese e la Ceo Souloukou è quella, in determinati ruoli chiave dove il titolare per Daniele è indiscusso, d’inserire un giovane che possa crescere, senza creare turbative.

È il caso di Paredes, ad esempio. Per DDR l’argentino è il regista inamovibile della squadra. Nel gioco delle coppie pensato dal tecnico, il profilo ideale da affiancargli è Prati. Ragazzino tutto pepe del Cagliari, carattere da vendere ma anche uno che nello spogliatoio non crea problemi, consapevole di dover aspettare il suo turno. Discorso che si estende anche ad altri elementi della mediana. Se Cristante ha il suo alter ego in Bove, Pellegrini – con Aouar e Renato Sanches che hanno deluso – cerca un omologo.

A Ghisolfi è stato proposto da O’Neill. Al di là del nome anglofono e del fatto che gioca in Scozia nei Celtic, si tratta di una classe 2000 danese che a sorpresa, vista l’annata splendida (13 gol e 11 assist in campionato), è stato escluso dagli Europei dal ct Hjulmand. E questo potrebbe agevolare la Roma che senza la vetrina continentale potrebbe strapparlo a prezzi più vantaggiosi. Situazione che si può estendere anche al centravanti.

Sia che parta Abraham o che resti, l’idea è quella di avere un 9 più esperto e un altro futuribile. Per intenderci: il tempo dei Lukaku-Belotti, 60 anni e 20 milioni lordi in due, è finito. È per questo motivo che uno dei calciatori maggiormente seguito a Trigoria è Omorodion dell’Atletico Madrid. Non alle cifre di partenza sparate dai colchoneros (30 milioni) ma la formula del prestito con diritto di riscatto per l’Under 21 spagnolo, magari subordinato a presenze e gol, è una strada che Ghisolfi ritiene percorribile. Quello di Omorodion non è un nome che genera entusiasmo nella piazza ma se abbinato a Tammy (in caso di mancate offerte vantaggiose) o ad un altro centravanti più esperto, avrebbe una sua logica.

E non finisce qui. La catena di destra va completamente rifatta. Kristensen ha salutato, per Karsdorp e Celik si stanno cercando acquirenti. L’ideale sarebbe cederli entrambi ma la certezza non c’è, visto gli stipendi che si portano dietro. Intanto però si stanno monitorando i profili giovani top nel caso partissero entrambi (Tiago Santos, Bellanova) oppure da far crescere (Doué) dietro un titolare.

Non è un lavoro semplice e probabilmente andrebbe spiegato alla piazza, abbastanza perplessa a fronte della ridda di voci che quotidianamente legge o ascolta. Ma tant’è, la coppia Dybala-Baldanzi può essere presa come modello del progetto che hanno in mente a Trigoria: il titolare indiscusso e il giovane talento che deve crescere per poi prenderne il posto entro un biennio. Poi è chiaro: se ci sarà la possibilità, con una serie di cessioni di andare sul giovane top – il riferimento è a Soulé – la Roma si farà trovare pronta. Ma per muoversi su questa tipologia di calciatori bisognerà prima venderlo. Tanto e bene.



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