(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini) A giugno di due anni fa, in Calabria ha avuto successo una bella mostra il cui titolo era questo: «L’Egitto a Crotone: i reperti egizi ed egittizzanti del museo di Crotone». Morale: la Roma confida che oggi ci sia un prosieguo dell’esposizione con un prezzo pregiato in vetrina: Stephan El Shaarawy, al secolo calcistico detto «Il Faraone». Dopo la panchina rimediata nella scorsa stagione allo Scida, infatti, l’attaccante oggi partirà titolare per provare ad allungare il «magic moment» dei giallorossi.
IL DIGIUNO – In realtà, chi a livello personale vuole ritrovare il tocco magico è proprio El Shaarawy, visto che dal 27 novembre in poi ha segnato solo una rete, quella a San Siro contro l’Inter. Troppo poco per un attaccante come lui, che infatti non è riuscito a entrare nella prima convocazione del nuovo c.t. azzurro Di Biagio. Il bottino stagionale – fermo a quota 7 reti – non è disprezzabile ma neppure folgorante, anche se adesso sembra aver ritrovato la fiducia di Di Francesco.
TURNOVER – «Stephan giocherà dall’inizio – dice il tecnico –. Sta bene e ha il desiderio di tornare a fare la differenza come faceva ad inizio anno. Spero che a Crotone ritroverà il gol». La Roma ne avrà bisogno, perché l’allenatore vara un turnover importante rispetto al match di martedì contro lo Shakhtar, rilanciando dall’inizio – oltre al Faraone – Bruno Peres, Juan Jesus, Pellegrini, Gonalons e, schierato in attacco, anche Gerson, che pare in vantaggio su Schick. «La nostra qualificazione in Champions passa dal Crotone – aggiunge l’allenatore, che ha perso Perotti per infortunio muscolare ed ha Manolas acciaccato –. È una squadra difficile. L’anno scorso ha fatto un miracolo, ora si stanno riproponendo. Hanno delle caratteristiche tecniche particolari ed è un campo difficile. È una partita che va presa con le molle ed ho cercato di trasferire questo ai miei ragazzi».
AUGURI DZEKO – Di sicuro nessuno vuole rovinare il week end di Dzeko e Fazio, che ieri hanno compiuto rispettivamente 32 anni e 31 anni. Già è abbastanza malinconico, infatti, vedere Juve e Napoli così lontane in classifica. «Per me il rammarico è il distacco, che secondo me è eccessivo rispetto alle potenzialità. Ci sono stati momenti che non ci hanno permesso di far punti. Però questo e l’essere usciti da qualche competizioni ci può ha fatto crescere nell’orgoglio, e ora tanti vorrebbero essere al nostro posto e giocarsi i quarti». Proprio vero, ma oggi la testa è al Crotone. Con El Shaarawy che va ancora a caccia di futuro.
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