ULTIME NOTIZIE AS ROMA JUVENTUS – Statistici e musicisti, non solo addetti alla moviola. Il rigore fischiato da Orsato in Juve-Roma, che si è trasformato in regola «dello svantaggio» perché ha fatto annullare il gol di Abraham (Veretout ha poi sbagliato il penalty), è tracimato in un torrente di polemiche, scrive il Corriere della Sera.
La Roma ha deciso di seguire la linea Mourinho: non ci sono commenti ufficiali su un argomento che non ne ha bisogno perché chiaro. La squadra deve restare concentrata sulle partite e non pensare ad alibi.
Però essere corretti non deve diventare un’aggravante anziché un’esimente. Sono state giocate otto partite di campionato e in tre (che fa un bel 37,5%) le decisioni arbitrali hanno pesantemente influito sul risultato finale.
In Roma-Udinese è stato espulso Pellegrini ma la seconda ammonizione è stata letteralmente inventata dall’arbitro Rapuano (essendo un secondo «giallo» non è potuto intervenire il Var) e il capitano giallorosso ha dovuto saltare il derby; contro la Lazio, arbitro Guida, il 2-0 dei biancocelesti nasce da un’azione fortemente contestata dai romanisti per un fallo di Hysaj su Zaniolo; in Juventus-Roma, oltre al citato episodio del vantaggio/svantaggio ci sono un’ammonizione mancata a Locatelli dopo pochi minuti di gioco, un dubbio di fallo di mano (Cuadrado) in avvio dell’azione dell’1-0, l’ingresso di Chiellini (ma anche Mancini) in area prima della battuta del rigore di Veretout ma pure il commento di Orsato a Cristante («Avete sbagliato il rigore e ora ve la prendete con me?») durante l’intervallo della partita, registrato dalle telecamere di Dazn.
Forse è stato proprio questo il particolare che è meno piaciuto ai Friedkin. Abituati agli sport made in Usa, dove gli arbitri sono tenuti a spiegare, i proprietari della Roma non si ritrovano nel metodo italiano.
Lo stesso avviene per l’alternanza tra estrema pignoleria e ricorso al «buon senso» nel calcio italiano. I dirigenti giallorossi, ad esempio, sono stati convocati dalla Procura federale per il «caso inno»: il club rischia una multa per aver trasmesso la canzone di Venditti dopo l’inno della Lega («O generosa», di Giovanni Allievi), appena prima del fischio iniziale di Roma-Udinese.
Così, prima di Roma-Empoli, l’inno è stato cantato «a cappella» dai tifosi. Ha stupito, domenica sera, sentire allo Stadium la canzone «Come on», del gruppo rock svedese degli Hives, sparato a tutto volume dopo «O generosa». Rischio multa anche per la Juve? No, perché sarebbe un «brano motivazionale», usato da anni, e non l’inno ufficiale. Chi ci capisce, è bravo.
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